“Bene Parma06, ma poco coinvolgimento dei genitori”

30/03/2012
h.15.10

“La stampa ha riportato alcune mie affermazioni sul rapporto pubblico privato nei servizi sociali, e sulla società ParmaZeroSei in particolare, che è necessario chiarire. Comprendo la necessità dei giornalisti di sintetizzare, soprattutto quando si deve riportare la posizione di dieci candidati che affrontano temi complessi, ma le mie frasi estrapolate dal contesto rischiano di travisare completamente il mio pensiero.
La mia priorità, ribadita in mille occasioni, la mia ricetta per una politica diversa, è il coinvolgimento della parte attiva e vitale della società, la volontà di renderla protagonista di spazi sempre più grandi di welfare, di economia, di creatività. Dovremo fare, come istituzioni, un passo indietro per dare alle persone più libertà di progettare e gestire servizi, opportunità, risorse, per costruire un apparato pubblico meno pesante e dispendioso, e più vicino ai diversi bisogni delle persone.
Di conseguenza, il mio giudizio sul coinvolgimento del terzo settore in strumenti avanzati di gestione dei servizi non può che essere molto positivo. Il mio appunto sulla vicenda di ParmaZeroSei, che ha catturato l’attenzione dei cronisti, riguardava invece il metodo di partecipazione dei genitori e degli educatori, che non si sono sentiti sufficientemente rassicurati nel passaggio alla nuova gestione.
In questo senso ho parlato di trasparenza. Ribadisco che, a differenza di quanto successo ai tempi della costituzione di ParmaInfanzia, che fu occasione di un dibattito ampio e secondo me arricchente per tutta la città, forse in questo frangente si è tentato di ‘gestire’ il passaggio più che di ‘spiegarlo’. La politica, piaccia o no, è sempre in debito quando qualcuno non si sente ascoltato. Bisogna prenderne atto e provare a migliorare”.

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