Bernazzoli tra i nominati a vita per la gestione delle rendite DS

19/01/2009
h.21.00

Com’è noto al momento della fusione tra DS e Margherita per dare vita al Partito Democratico gli immobili e i beni degli ex PCI, ex PDS ed ex DS non sono confluiti nel nuovo partito ma in Fondazioni create ad hoc gestite da uomini della Quercia. Così, se il PD dovesse mai sciogliesi (magari in caso di fallimento alle prossime europee), quei patrimoni rimarrebbero in mani sicure.
Ieri Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella (i due autori del best seller “La Casta”) sulla Corriere della Sera hanno dedicato due pagine alla questione nel focus “Politica e business”; hanno calcolato che il valore complessivo di tali beni ammonta a mezzo miliardo di euro per un totale (per difetto) di 2.399 immobili.
A gestire queste Fondazioni e il flusso delle loro rendite uomini e donne superfidati, molti dei quali nominati a vita.
Il Corriere rivela anche che “a Parma la Fondazione Arta DS (Presidente Antonio Liaci) ha il record delle poltrone a vita: nel consiglio di indirizzo ce ne sono addirittura 28, fra cui una per il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e un’altra per la parlamentare Carmen Motta. Il lavoro certo non manca. La Mobiliare e immobiliare agricola commerciale produce 60.000 euro all’anno e nel 2007 la vendita di un bar a Felino e due appartamenti ha garantito una plusvalenza di 211.000 euro. Poi c’è un’altra trentina di immobili, più un cinema, a Neviano degli Arduini”.
I soli beni dell’Emilia producono 4 milioni di euro anno.

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