
Rilanciare i progetti di coabitazione tra anziani e studenti. Questa è la proposta che mette sul piatto lo Spi Cgil di Parma per rispondere alla crescente difficoltà che gli universitari fuori sede hanno nel trovare alloggi a prezzi ragionevoli.
Lo Spi Cgil di Parma appoggia la protesta degli studenti universitari che in questi giorni in tutta Italia e anche nella nostra città protestano contro il caro affitti, dormendo in tenda nei pressi dell’Ateneo. “Abbiamo portato di persona la nostra solidarietà ai ragazzi, molti dei quali conosciamo personalmente grazie alla collaborazione che negli anni abbiamo instaurato per diverse iniziative -spiega Valentina Anelli, segretaria dello Spi di Parma-. Abbiamo appoggiato la loro lotta contro il caro mensa, vinta a seguito dell’occupazione e sosteniamo questa ennesima battaglia perché il costo della vita pesa sui loro studi e quindi sul futuro di tutti”.
Il consiglio di Renato Curcio all’anti-Guerra, Priamo Bocchi (di Andrea Marsiletti)
Ma i costi della casa preoccupano anche la popolazione over 65: anziani e anziane alle prese con la manutenzione di un alloggio il più delle volte di metratura superiore alle proprie necessità e, se in affitto, con un canone mensile elevato. “In passato sono state impostate esperienze analoghe e in molte città come Milano e Bologna esistono progetti ad hoc. Chiediamo che vengano rilanciati anche sul nostro territorio perché giovani e anziani sarebbero perfettamente in grado di supportarsi a vicenda”. A molti anziani manca una rete familiare forte, un supporto nelle piccole faccende domestiche e un po’ di compagnia. Dall’altro lato agli studenti fuori sede servono alloggi a prezzo calmierato. Far incontrare queste esigenze, attraverso progetti strutturati, significherebbe guardare al futuro visto l’aumentare progressivo nella nostra società della popolazione anziana.