Council tax sugli aeroporti minori, i Verdi frenano: “Misura incoerente con gli obiettivi climatici”

I co-portavoce regionali Londrillo e Ottolini criticano l’ipotesi di rimborsare la tassa d’imbarco: “Servono investimenti sulla ferrovia, non sussidi al traffico aereo”

di Tatiana Cogo

La proposta di intervenire sulla council tax per sostenere gli aeroporti minori dell’Emilia-Romagna accende il dibattito politico in Regione. Dopo giorni di confronto interno alla maggioranza, i Verdi e Alleanza Verdi e Sinistra prendono posizione: la misura, spiegano, rischia di andare in direzione opposta rispetto agli impegni assunti sul fronte della mobilità sostenibile.

«Non possiamo accogliere senza riserve la proposta – dichiarano i co-portavoce Sara Londrillo ed Enrico Ottolini –. Pur riconoscendo l’obiettivo di rafforzare il sistema aeroportuale regionale, riteniamo che questa strada sia poco efficace e poco coerente con gli impegni assunti dalla coalizione sulla transizione ecologica».

Secondo i Verdi, il nodo centrale è l’assenza di un vero sistema aeroportuale regionale: ogni scalo – Bologna, Forlì, Parma e Rimini – agisce in autonomia, generando squilibri strutturali. Da un lato l’aeroporto Marconi di Bologna è sovraccarico, con ricadute sulla città e sui servizi; dall’altro Forlì e Parma restano in una condizione di fragilità difficile da superare.

«Pensare che gli scali minori possano sostenere volumi di traffico consistenti significa ignorare quanto la storia di questi aeroporti ha già mostrato – sottolineano –. Il riequilibrio è necessario, ma non può tradursi in un aumento dei passeggeri né in un modello “mordi e fuggi” che scarica costi ambientali e sanitari sui territori».

I Verdi richiamano anche le linee europee, che puntano a ridurre del 90% le emissioni entro il 2040 e a trasferire quote di traffico dalle tratte aeree corte alla ferrovia. «Il programma di mandato regionale dà priorità al potenziamento del ferro e del trasporto pubblico. Deviare risorse verso forme di sussidio indiretto al trasporto aereo – come rimborsare con fondi regionali la tassa di imbarco per gli scali di Rimini, Forlì e Parma – significa rischiare di allontanarsi dagli obiettivi climatici».

Per i Verdi, la soluzione passa da un progetto più ampio: una strategia condivisa con Governo e RFI per rafforzare il sistema ferroviario, l’alta velocità e le connessioni territoriali. «Questo – spiegano – permette di attrarre turisti in modo stabile, sostenere un’economia di qualità e generare benefici duraturi, non effimeri».

I due portavoce ribadiscono infine che la competitività non si misura dal numero di voli: «Il successo di un territorio – concludono – si valuta dalla qualità dell’aria, dall’accessibilità sostenibile e dalla capacità di tutelare la salute delle persone. Continueremo a lavorare per una mobilità fondata sulla sobrietà energetica, sul potenziamento del ferro e sulla riduzione delle emissioni. È questa la direzione che può rendere l’Emilia-Romagna più equilibrata, competitiva e giusta».


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