Dieta per combattere la gotta

SMA MODENA

30/11/2011
h.13.00

Attuale più che mai l’antica maledizione di re e nobili è tornata a flagellare milioni di persone nel terzo millennio. La gotta infatti è una malattia di tipo infiammatorio causata dall’accumulo di acido urico a livello delle articolazioni, interessa circa 8 milioni di persone nel mondo di cui un milione solo nel nostro Paese. L’alimentazione sbagliata risulta essere la principale causa allo scatenarsi della gotta, in quando sembra incidere del 15-20 % sui livelli di acido urico.
Come correggere le abitudini alimentari non virtuose, tenendo sotto controllo la malattia?
Il professore Leonardo Punzi, professore al Dipartimento di Reumatologia del Policlinico di Padova, consiglia di evitare: la birra, visto l’alto contenuto di purina, precursore dell’acido urico; i superalcolici e le bibite dolcificate con fruttosio, che non permettono all’organismo di espellere l’acido.
Mentre tra i cibi la cui assunzione andrebbe ridotta, se affetti da gotta, si elencano: carne rossa, pesci grassi, crostacei, selvaggina.
Il professor Punzi consiglia invece dei cibi che riducono l’eliminazione delle purine, soprattutto grazie al loro effetto drenante: il caffè, i latticini a ridotto contenuto di grassi come la ricotta vaccina e il latte scremato. Inoltre, rispetto al passato è stato stabilito che non sempre essere vegetariani voglia significare dormire sonni tranquilli.
I legumi infatti, contengono purine, seppur in quantità inferiori rispetto alla carne. Tuttavia a chi già presenta la malattia si consiglia di accompagnarli con i farinacei che riducono i precursori dell’acido urico.
Attenzione anche alla frutta: ottimo il consumo quotidiano di kiwi e melograno mentre da ridurre i consumi di arance, mele, pere, ananas in quanto hanno un contenuto molto alto di fruttosio.

Tommaso Villani
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