
24/04/2009
h.11.20
E’ iniziata la deposizione corone all’interno degli appuntamenti per il 25 aprile dal Palazzo del Governatore, con la presenza, per il Comune di Parma, dell’assessore Giuseppe Pellacini. La cerimonia prosegue in borgo San Vitale, Università degli Studi, Tribunale, via Padre Onorio, sezione di Tiro a Segno Nazionale di Parma e Villetta.
Alle 10.30, presso la Scuola Martiri di Cefalonia, si è tenuta poi la deposizione corona e cerimonia commemorativa dei Martiri di Cefalonia e Corfù, alla presenza degli alunni dell’Istituto Comprensivo Salvo D’Acquisto, in collaborazione con Associazione Nazionale Reduci e Famiglie Caduti Divisione “Acqui”.
La cerimonia riprende poi a Palazzo Municipale alle ore 15 e prosegue alle ex Carceri, exScuola di Applicazione, Monumento alle Barricate, Piazzale Marsala e Villa Braga.
DICHIARAZIONI ASSESSORE PELLACINI – “È un onore per me rappresentare l’Amministrazione comunale in questa occasione, la ricorrenza del 25 aprile, e in questo “corteo”.
Stiamo ripercorrendo, infatti, alcuni dei luoghi significativi della Resistenza nella nostra città per rendere omaggio a tutti quei nostri concittadini che si sono immolati per liberare l’Italia dal nazifascismo e per garantire un futuro di libertà e di democrazia al nostro Paese e a tutti noi.
E proprio così voglio intendere questo anniversario, come la celebrazione dei valori di libertà e di democrazia del popolo italiano, senza ambiguità e reticenze, senza se e senza ma.
Ricordarlo significa ricordare la lotta di liberazione e la Resistenza come momenti fondativi della nostra democrazia, come costruzione di una nuova stagione di progresso civile per il nostro paese.
E per questo suo valore penso che lo si debba fare abbandonando, finalmente, le contrapposizioni ideologiche e di partito, e riconoscendone il valore universale, che travalica qualsiasi schieramento.
Vorrei anche che questa ricorrenza fosse l’occasione per fermarci a riflettere sul valore simbolico più vasto che essa può assumere, quello cioè di lotta contro tutti i regimi dittatoriali e di ripudio di ogni totalitarismo.
Credo, poi, che si debbano utilizzare tutte le circostanze che ci permettono di tramandare alle più giovani generazioni la storia del nostro Paese e il significato di certi avvenimenti, in particolare il valore della libertà, della sofferenza per conquistarla e conservarla, del sacrificio in suo nome e della necessità di non smettere mai di salvaguardare la democrazia”.