Elezioni comunali di Colorno: intervista doppia a Christian Stocchi e Alberto Padovani

SMA MODENA
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Christian Stocchi, sindaco uscente di Colorno, e Alberto Padovani, consigliere comunale di minoranza, sono i due candidati alla carica di sindaco alle elezioni comunali di Colorno del 8-9 giugno 2024.

I dettagli dei loro programmi li trovate sui sito della lista Stocchi per Colorno e su quello di Sosteniamo Colorno.

Abbiamo realizzato un’intervista doppia per meglio conoscere i candidati, la loro attività nello scorso mandato e i progetti futuri.

Puoi presentarti?

CS: Ho 47 anni, sono sposato con Francesca e sono papà di Matteo, 7 anni, che frequenta il primo anno della scuola primaria. Sindaco uscente, in passato ero già stato consigliere comunale, consigliere della Pro Loco e membro della Consulta del Volontariato colornese. Docente e giornalista, nel mio percorso professionale, prima di diventare sindaco, ho, fra l’altro, coordinato la comunicazione del Comune di Parma, facendo esperienza dei meccanismi di una macchina amministrativa complessa. A partire dai saggi e dai libri per ragazzi che ho pubblicato e sono riportati in diverse antologie scolastiche, ho ideato il metodo “Esopo digitale”, fondato sulla tecnica favolistica per prevenire i rischi del web, utilizzato in diversi istituti.

AP: Mi chiamo Alberto Padovani, ho 54 anni, vivo a Colorno con mia moglie Cinzia e i miei figli Samuele, Francesco e Laura. Laureato in pedagogia all’Università di Parma, educatore professionale, lavoro in ambito cooperativo, e svolgo il servizio di bibliotecario.
In Comune a Colorno, sono stato consigliere dal 1999 al 2009 e assessore dal 2004 al 2009, poi Presidente di Italia Nostra, Sezione Pezzani Colorno e Bassa Est. Sono donatore presso Avis. Frequento la vita associativa locale, con attenzione.
Svolgo attività di scrittore, in particolare poeta, con alcune pubblicazioni all’attivo. Appassionato musicista, mi dedico alla musica d’autore, con il nome d’arte di ManìnBlù.
Come candidato sindaco per “SosteniAmo Colorno” voglio rappresentare una visione e una progettualità innovative, nel nome della sostenibilità. Con me ho un gruppo di persone competenti e motivate, con cui ho condiviso un programma che guarda avanti, per il bene di Colorno.

Che campagna elettorale è stata quella che si sta concludendo a Colorno?

AP: Credo sia stata una campagna elettorale seria, di confronto dialettico sui programmi, per spiegare ed evidenziare i progetti politici migliori alla cittadinanza colornese. Una campagna che ho cercato di non personalizzare, ma di fare emergere come lavoro collettivo, dato che la nostra è una bella lista, che nasce da un Comitato Civico e da un gruppo di persone che ha lavorato bene insieme. È stata una campagna elettorale corretta, ma molto intensa: si è visto subito dal confronto su TV Parma… se fosse una partita di calcio, diremmo ritmi alti e gioco propositivo, soprattutto da parte nostra. Stocchi ha giocato di rimessa: se avesse potuto, avrebbe evitato di fare campagna elettorale. Ma quando ha visto che SosteniAmo Colorno fa sul serio, ha preso le contromisure.
Ho una certezza: noi abbiamo fatto tutto il possibile per arrivare competitivi alle elezioni. Sabato e domenica i colornesi sceglieranno tra due opzioni differenti: questo è un bene per la democrazia e credo sia positivo anche per Colorno.

CS: Una campagna elettorale sempre nel merito delle proposte e dei problemi, con uno stile costantemente teso alla concretezza. Da parte nostra, abbiamo cercato di dare conto di quello che abbiamo realizzato e soprattutto di spiegare quello che intendiamo realizzare nel prossimo quinquennio, ben sapendo che resta tanto da fare, ci sono varie questioni ancora da risolvere. Siamo rimasti sempre sui temi, senza polemiche sterili, perché siamo convinti, nel merito e nel metodo, che un approccio civico possa fare la differenza e dare le risposte che i cittadini attendono. Abbiamo cercato di andare nelle frazioni e nei quartieri, di stare tra la gente, come abbiamo fatto durante tutto questo mandato. Perché abbiamo idee chiare, ma solo l’ascolto di tutti e il confronto con ogni cittadino possono aiutarci a migliorarle e calibrarle nel migliore modo possibile a vantaggio della comunità.


Quale bilancio fai della tua attività amministrativa dello scorso mandato?

CS: La mia prima candidatura a sindaco è stata caratterizzata da una scommessa di cambiamento, che, insieme con una squadra compatta e competente, abbiamo cercato di onorare. Tanti i progetti realizzati, dalle paratie (con Regione e AiPo) al nuovo centro di raccolta. I numeri illustrano bene il cambio di passo. Dal 2019 quadruplicate le telecamere, aumentati di oltre il 70 per cento i posti al nido comunale. Costante l’impegno nel partecipare a bandi e reperire risorse esterne: opere pubbliche e altri investimenti segnano quasi un + 70 per cento nel periodo 2019-2023 rispetto al quinquennio 2014-2018. Abbiamo cercato di prestare attenzione al mondo produttivo: i tempi di pagamenti sono più che dimezzati nel 2023 rispetto al 2018. Centrale il supporto al tessuto sociale: rispetto al quinquennio precedente, sono aumentati di oltre il 50 per cento, anche sulla base dei fondi Covid dalla giunta destinati a questo scopo, i contributi alle associazioni. In questi anni difficili fondamentale è stata la lotta alla povertà: aumentati i contributi. E tutto questo mantenendo un basso indebitamento e una tassazione tra le più contenute in provincia.

AP: Ritengo che l’opposizione in consiglio comunale abbia agito in modo serio e positivo in questi anni. Abbiamo scelto di non fuggire sull’Aventino, ma di utilizzare tutti gli strumenti che la legislazione consente ad un consigliere di minoranza. Abbiamo saputo opporci con fermezza a scelte non condivise, ma, quando l’interesse di Colorno e dei Colornesi era prevalente, non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno. Questo ci ha permesso di ottenere alcuni risultati, che elenco:
– Consiglio comunale straordinario per il nuovo Ponte sul Po;
– Commissione straordinaria sulla Casa della Salute;
– Parcheggi in Via Aldo Moro (richiesti con mozione);
– Intervento incrocio Strada Fontanella (vedi raccolta firme);
– Rotatoria appena inaugurata via San Rocco, richiesta in due interpellanze;
– Rotatoria prevista a Sacchetta, sollecitata più volte e in corso di progettazione;
– Infine, il titolo di “Città di Colorno” deriva da un’iniziativa consigliare del collega Simone Guernelli, portata poi avanti dall’amministrazione e dagli uffici comunali in modo efficace.
Non vogliamo togliere all’amministrazione i meriti della realizzazione di progetti – sarebbe una strategia sbagliata – ma evidenziare il nostro contributo a tali progetti. Abbiamo offerto idee e progetti, con generosità e lungimiranza. Questo anche per rispondere ad alcune critiche di presunta inefficacia delle opposizioni. Se andiamo a vedere gli atti prodotti e li confrontiamo con altri comuni limitrofi, risulterà evidente la quantità e qualità del lavoro svolto.

 

† Terra Santa 15 – Nel cenacolo dell’Ultima Cena a Gerusalemme. Se Gesù mi avesse chiesto di organizzarla… (di Andrea Marsiletti)

 

Progetti futuri per Colorno?

AP: I progetti e direi anche i sogni realizzabili li abbiamo inseriti tutti nel programma di SosteniAmo Colorno, che è visibile sul sito e sui social (anche con l’utilizzo di un QR code). Ci siamo spremuti per raccogliere il meglio sul piano dell’analisi delle esigenze e sulla visione progettuale, cercando di vedere Colorno nei prossimi anni, come una città in evoluzione in un contesto sempre più impegnativo. Per questo abbiamo scelto di puntare tutto sulla Sostenibilità, declinando nei punti del programma i modi in cui vogliamo attuarla a Colorno e nel territorio.
I progetti positivi in corso, in caso di affermazione elettorale, non li abbandoneremo; quelli da migliorare li miglioreremo: chi amministra deve sempre valutare cosa è giusto fare o non fare nell’interesse del comune e dei cittadini, senza lasciarsi distrarre da visioni parziali o personalismi.
Credo però che dovremmo usare più energia e alzare lo sguardo, con una visione più coraggiosa sulle scelte strategiche principali di Colorno. A volte abbiamo visto un po’ di melina, di tattica al risparmio nell’atteggiamento dell’amministrazione uscente.
Una buona amministrazione, sempre con attenzione all’equilibrio di bilancio, deve sapere investire sul futuro della comunità, quando è necessario e utile andando oltre l’ordinaria amministrazione.

CS: Abbiamo individuato 15 priorità, spiegate sul sito www.listastocchi.it. Fondamentale il patto per la Reggia per lo sviluppo culturale, turistico ed economico. Potenzieremo il “Piano asfalti”, che nel decennio toccherà tutti i quartieri e le frazioni, il “Progetto decoro” e il “Progetto Colorno sicura”: tre priorità su cui abbiamo investito molto in questi anni. Realizzeremo la Casa delle Associazioni in Aranciaia, continueremo a migliorare le scuole. Il piano nido prevede, dal 2024, grazie a fondi governativi, 5 nuovi posti ogni anno per 4 anni, tramite offerta diretta o in convenzione. Da 19 a 36 posti in questo mandato; da 36 a 56 nel prossimo. Ci sono poi questioni non di competenza diretta del Comune, ma su cui siamo pronti a esercitare uno stimolo costante. Il nuovo ponte di Colorno-Casalmaggiore. La questione dell’ex ospedale psichiatrico, a seguito anche del tavolo istituzionale e dell’interesse a investire manifestato da soggetti privati. Ma prioritarie saranno anche le azioni di stimolo sugli enti preposti a sicurezza idraulica e sanità. Il metodo sarà sempre nel segno della concretezza: il cambiamento continua.

Volete fare un appello congiunto al voto?

CS e AP: Vogliamo invitare in modo concorde tutti i cittadini, e in particolare le giovani e i giovani colornesi, a recarsi ai seggi sabato 8 e domenica 9 giugno, per esercitare il diritto di voto alle elezioni amministrative e alle europee, secondo coscienza e convinzione personale. Pur con visioni differenti, siamo convinti che il confronto democratico e l’espressione di voto siano il bene principale da tutelare ed esercitare. Un dovere civico, oltre che un diritto, per il cui conseguimento tanti giovani come voi si sono battuti e che è giusto onorare.

Andrea Marsiletti