
Ieri il presidente del Movimento dei Nuovi Consumatori Remo Chierici e il Presidente onorario Filippo Greci hanno convocato una conferenza stampa su “un’importante ordinanza emessa il 6 aprile 2018 dal Tribunale di Parma che ha ritenuto ammissibile e rilevante la querela di falso nei confronti di un’ingiunzione fiscale emessa dalla società partecipata Parma Gestione Entrate.” (ndr: si tratta di un caso diverso da quello reso noto dal Comune, leggi)
“Abbiamo depositato numerose querele di falso relative alle ingiunzioni che avrebbero dovuto essere firmate dal messo notificatore di PGE Brillado, ma sulla cui autenticità abbiamo molti dubbi…” continuano gli esponenti del Mnc. “Da tempo abbiamo denunciato un’attività seriale di notificazione con firme false degli atti di PGE (ndr: vedi inchiesta sul fondo dell’articolo). Stiamo parlando di migliaia e migliaia di atti.”
“Il Tribunale ha ordinato di sospendere il processo di appello che PGE aveva intentato contro la decisione del Giudice di Pace di annullare le ingiunzioni con firme false, demandando al tribunale collegiale di un procedimento ad hoc, con obbligo di intervento del PM, la decisione sulla veridicità o falsità dell’ingiunzione. Se il documento di notifica fosse falso sarebbe inesistente. In quest’ultimo caso PGE sarà destinata a perdere tutti gli appelli poiché non esiste più la notifica. Chi ha ricevuto un’ingiunzione falsa può costituirsi come vittima di falso ideologico e di falso materiale Il presunto notificatore Brillado dovrà, pertanto, comparire centinaia di volte davanti a un Tribunale per dimostrare le sue qualifiche e dichiarare se le firme sulle ingiunzioni contestate siano effettivamente le sue” conclude il MNC. “Dopo Brillado, ci dedicheremo alle firme di altri notificatori.” PrD
SPECIALE PARMADAILY NOTIFICHE PGE
PGE e le firme “mutanti”: trovare o meno la persona in casa cambia la firma del notificatore