Forum Unesco, Parma scrive a Conte: “Si faccia l’evento a Parma”. Spunta la lettera di Bonisoli (M5S) per spostarlo a Taranto. Pizzarotti: “Un contentino elettorale del M5S”

SMA MODENA

Parma, con il Comune capofila, si mobilita e scrive al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedendogli di dare risposte certe sulla data e sulla sede del IV Forum Unesco sulla Cultura Alimentare e sulle industrie culturali, inizialmente prevista nella città ducale.

Il 26 febbraio scorso il direttore generale per la Promozione del sistema Paese, dicastero degli Affari Esteri, aveva frenato l’organizzazione facendo sapere in modo improvviso che il governo “Ha ritenuto di approfondire l’intera questione del Forum e sta concludendo una riflessione, a livello politico, tanto sulle date più adatte per tenere questa iniziativa quanto sulla sede più opportuna in cui realizzarla”.

Il sindaco Pizzarotti, assieme all’assessore Casa, ha così deciso di unire le forze della città e del tessuto imprenditoriale, già impegnate nella valorizzazione del progetto Parma Unesco City of Gastronomy, scrivendo una lettera inviata in data odierna al governo.

“Gentile Presidente – recita la missiva -, a nome della città, delle sue forze imprenditoriali che assieme alle istituzioni hanno firmato questa lettera, assieme a tutto il tessuto sociale ed economico di Parma chiediamo chiarezza: Parma è pronta ad ospitare il IV Forum Unesco, non vi è ragione alcuna per il cambio di sede. Pertanto chiediamo a lei di mantenere sulla nostra città questo importante evento riprogrammandolo nel corso del 2019 ad altra data, e le rinnoviamo la piena e completa disponibilità di Parma”.

In allegato il testo integrale della lettera.


(AdnKronos) – Si aggiunge un nuovo tassello alla vicenda del Forum Unesco sulla cultura alimentare e sulle industrie culturali che doveva avere sede a Parma, ma che ora rischia di essere spostato in altra sede. La vicenda, che ha portato il sindaco Federico Pizzarotti e le imprese del territorio -tra queste Mutti, Parmalat, Barilla, i Consorzi del Prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano, Delicius, solo per fare il nome delle più rinomate- a scrivere una lettera al premier Giuseppe Conte, è stata al centro di un’altra missiva che reca la firma del ministro per i Beni e le attività culturali in quota M5S, Alberto Bonisoli. La lettera, in possesso dell’Adnkronos, è stata inviata da Bonisoli al ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi l’8 febbraio scorso, ben prima, dunque, che il direttore generale per la promozione del sistema Paese presso il dicastero degli Affari esteri, Vincenzo De Luca, frenasse sull’organizzazione dell’evento scorso a Parma. Nella lettera firmata dal ministro per i Beni culturali è lo stesso Bonisoli a proporre di spostare l’evento da Parma a Taranto. “Nell’apprendere che l’iniziativa in questione è rinviata a una data da destinarsi in primavera o addirittura in autunno – scrive Bonisoli a Moavero – sono a porre alla tua attenzione l’opportunità di valutare l’organizzazione del Forum Unesco nelle città di Taranto. Si tratterebbe di un’occasione importante per il rilancio del Sud – fa notare il ministro al collega di governo – ed in particolare di un territorio caratterizzato da complesse problematiche di ordine sociale ed economico. La prossimità alla città di Matera, Capitale europea della Cultura 2019, consentirebbe, altresì, di amplificare reciprocamente l’impatto culturale e socio-economico della manifestazione in programma”.


Unesco: Pizzarotti, ‘da Bonisoli fatto gravissimo, M5S dà contentino a Taranto?’

La lettera con cui il ministro per i Beni culturali, Alberto Bonisoli, chiede al collega agli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi, di valutare di spostare il Forum Unesco sulla cultura alimentare e sulle industrie culturali da Parma a Taranto “è un fatto gravissimo, un brutto segnale verso la città e arriva senza motivazione alcuna”. Nella missiva, in possesso dell’Adnkronos, si parla di spostare l’evento Unesco “a Taranto per rilanciare il sud, ma per farlo deve esserci un contesto, gli eventi non si spostano per gusto o -non voglio pensare- per dare contentini: proprio a Taranto il M5S ha tradito le promesse prima con l’Ilva e poi col Tap, le immagini delle bandiere 5 Stelle bruciate sono nella memoria di tutti. Non vorremmo mai che questo sia un segnale per recuperare il terreno perso”. Lo dice all’Adnkronos il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.

“Le cose non vanno fatte per meri fini elettorali – rincara la dose il primo cittadino di Parma, che sulla vicenda ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte coinvolgendo le imprese del territorio – gli eventi si fanno dove ha senso farli”. Nella missiva del ministro dei Beni culturali si fa cenno “a rallentamenti che Bonisoli utilizza come scusa per spostare il Forum. I rallentamenti in questione – rimarca Pizzarotti – sono tuttavia da parte del governo: noi avevamo fatto una serie di incontri alla Farnesina e sentito l’Unesco, dall’organizzazione delle Nazioni unite ci dicevano che da Palazzo Chigi non arrivavano segnali e che loro attendevano la voce dell’Italia”.
“Bonisoli – fa notare dunque Pizzarotti – scrive la sua lettera l’8 febbraio, a partire da quella data c’era tutto il tempo per comunicarci la questione e fare delle riflessioni di merito: un evento mondiale andava trattato su un tavolo di discussione allargato”. “C’è poi una seconda questione legata ai parlamentari M5S che va affrontata – fa notare ancora il sindaco di Parma -: avevano dichiarato pubblicamente che non c’era nessuna ripicca nei confronti di Parma e che il Forum doveva restare nella nostra città: la lettera del ministro li smentisce. Evidentemente manca dialogo tra le parti -governo e parlamentari 5 Stelle- evidentemente i 5 Stelle di governo pensano basti un comunicato per informare gli eletti e tenerli buoni”.
“Ribadiamo con più forza – va avanti Pizzarotti – che la gastronomia è la peculiarità del nostro territorio, è giusto che il Forum abbia sede nella nostra città. Parma è pronta ad ospitare il IV Forum Unesco, non vi è ragione alcuna per il cambio di sede. Pertanto chiediamo a Conte di mantenere sulla nostra città questo importante evento riprogrammandolo nel corso del 2019 ad altra data”.