
E’ stato molto interessante l’incontro organizzato da Italia Nostra, sezione Colorno e Bassa Est, venerdì 19 febbraio a Colorno. Sala piena, circa 80 persone, interessate al tema, sempre più caldo nel dibattito in corso nei paesi coinvolti.
Nella Sala Civica del Ristorante Vecchio Mulino i 4 Sindaci dei Comuni di Colorno, Mezzani, Sorbolo, Torrile si sono confrontati sul tema dell’unione/fusione, considerando i pro e i contro pubblicamente, stimolati dalle domande di Alberto Padovani, Presidente di Sezione e moderatore dell’incontro, oltre che dagli interventi del Senatore Giorgio Pagliari, intervenuto in qualità di esperto, che in apertura ha ricordato come la strada della semplificazione negli enti pubblici sia un processo in corso, necessario e per certi versi auspicabile, di cui si possono determinare tempi e modi, ma non la sostanza.
Le posizioni dei Sindaci, già abbastanza note, sono state confermate dai loro interventi:
Michela Canova, Sindaco di Colorno, apre le danze indicando nella fusione a 4 l’obiettivo migliore e immediatamente alla portata, stante la volontà di farla da parte dei Comuni. Dove “immediatamente” significa entro la fine delle amministrazioni in corso (2019).
Con lei il Sindaco di Mezzani, Romeo Azzali, il più interessato a una fusione con un Comune più ampio, in quanto la Legge potrebbe a breve impedire la sussistenza di Comuni con una dimensione piccola come Mezzani, sotto i 5000 abitanti.
Nicola Cesari, Sindaco di Sorbolo, sostiene la tesi della fusione 2 a 2 – ovvero Sorbolo-Mezzani e Colorno-Torrile – con eventuale potenziamento dell’unione tra comuni, che comprenda anche Sissa-Trecasali. Questa pare essere la tesi che, anche numeri alla mano, convince maggiormente, tanto che sarà ripresa anche da diversi interventi del pubblico. Le fusioni a 2 sono meno rischiose, più rispettose delle affinità e contiguità territoriali, garantendo comunque gli incentivi previsti dalle leggi attuali in materia.
Alessandro Fadda infine, come Sindaco di Torrile, unico Comune non ancora in Unione, tira un po’ il freno agli entusiasmi dei colleghi fusionisti, ribadendo come sia necessario fare un passo alla volta, ovvero garantendo l’entrata nell’Unione Bassa Est (la richiesta è stata ufficialmente trasmessa nei mesi scorsi), ma senza nessuna sottoscrizione di passaggi definitivi come quello della fusione. “I salti nel vuoto non mi piacciono. Se guardiamo alla Pedemontana, troviamo un’unione che ha molti servizi gestiti in comune, quindi si possono benissimo fare economie di scala e gestioni associate senza fusioni”.
Oltre le domande e le dichiarazioni ufficiali, non è mancata qualche polemica in sala. Qualcuno si domandava: “Come mai un Comune come Mezzani, che ormai ha tutti i servizi e i dipendenti in comune con Sorbolo si sta preparando ad un voltafaccia di questo tipo? Quali sono le ragioni nascoste, se ci sono?” Le risposte del Sindaco Azzali non sono state considerate chiarificatrici su questo tema al punto che alcuni in sala hanno intravisto “accordi politici sottobanco, magari con Colorno”.
Pare infatti che si stia profilando una certa intesa tra Colorno e Mezzani: su questo tema sono intervenuti piuttosto decisamente i Consiglieri colornesi di minoranza, Filippo Allodi e Luigi Curti, paventando i rischi di un’operazione che sembra più strumentale che utile.
Simone Guernelli del M5S ha addirittura ipotizzato un’alleanza “politica” per depotenziare l’autorità che il Sindaco di Sorbolo sta acquisendo sul campo.
In conclusione, dopo interventi di apprezzamento per l’incontro organizzato da Italia Nostra, e di preoccupazione per le decisioni politiche (“non abbiate troppa fretta” è il succo di altri interventi), che comunque dovranno coinvolgere i cittadini con lo strumento del Referendum, il Senatore Pagliari ha ricordato come questi percorsi debbano tenere conto della realtà dei Comuni interessati e che occorre informare e coinvolgere i cittadini per permettergli di partecipare a decisioni così strategiche.
Alberto Padovani commenta l’esito della serata: “Siamo molto soddisfatti, perché l’incontro è stato partecipato dai cittadini di tutti i comuni coinvolti e si è rivelato molto interessante, grazie alla preparazione dei Sindaci e alla loro voglia di comunicare la loro posizione. Inoltre gli interventi del Senatore Pagliari hanno alzato il livello della discussione, che non è scaduta su beghe localistiche, anche per merito dei partecipanti.
Mi ha convinto, in particolare, la posizione di Nicola Cesari, che vede nelle fusioni a 2 la strada più praticabile. Da colornese non posso che sottolineare come un’unione di fusioni, comprendente anche Sissa-Trecasali (Comune già fuso), riporterebbe a Colorno la centralità che merita, dal punto di vista storico, per tutta la Bassa Est, senza nulla togliere agli altri Comuni. Non comprendo invece, se non per meri motivi economici, l’ipotesi paventata di una fusione Colorno-Mezzani, che renderebbe più pesante la situazione per i due comuni, soprattutto a livello di emergenze sociali. Altre ipotesi ventilate, collegate a personalismi, non le prendo neanche in considerazione”.