Gravi disordini in nottata nel Carcere di Parma, “abbiamo temuto il peggio”

E’ stata una nottata che il personale di Polizia Penitenziaria degli II.PP. di Parma difficilmente dimenticherà per il verificarsi di gravissimi disordini all’interno dell’Unità Operativa Alta Sicurezza, generati dalle intemperanze di un detenuto già noto per essersi reso protagonista di ulteriori e continui episodi infrattivi, messi in atto in maniera strumentale e per motivi spesso assai futili.

Per la gestione delle innumerevoli proteste dello stesso detenuto già diversi Poliziotti Penitenziari hanno subito lesioni che hanno, tra l’altro, avuto come conseguenza il continuo depauperamento di personale, assente per infortunio sul lavoro, per periodi più o meno lunghi; non ultimo l’episodio di venerdì 29/06/2018 quando il detenuto di che trattasi si è reso protagonista di una violenta aggressione ad un Poliziotto oltre a ferirne altri due che sono intervenuti a fermarne l’irruenza, senza che alcun ulteriore misura restrittiva sembra sia stata adottata nei confronti dello stesso e degli oggetti personali che gli è consentito avere in cella.

Ma il vero exploit sembra che il soggetto l’abbia compiuto stanotte percuotendo i muri e le grate della cella con gli oggetti in suo possesso, oltre a sbattere il blindato ed urlare a squarcia gola per tutta la notte, causando la rabbia degli altri detenuti dell’Unità Operativa Alta Sicurezza, svegliati nel sonno e disturbati per diverse ore dalle proteste ingiustificate del detenuto in argomento.

Ad un certo punto, si sarebbe temuto il peggio per l’estendersi delle proteste in tutte le sezioni dell’Alta Sicurezza, tanto che sarebbe addirittura intervenuto il Comandante di Reparto che avrebbe dato ordine al personale alloggiato in Caserma di tenersi in allerta per un eventuale intervento volto a ripristinare l’ordine e la disciplina all’interno del Carcere.

Fortunatamente, col passare delle ore e l’opera incessante di convincimento e mediazione del personale in servizio, la situazione è tornata alla normalità, ma la domanda che ci poniamo da tempo è: “fino a quando queste situazioni continueranno a concludersi con danni e conseguenze accettabili?”, ed ancora: “è possibile che dopo tutti questi episodi infrattivi commessi dallo stesso detenuto nel medesimo Istituto il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non si decida a prendere i dovuti provvedimenti per rendere inoffensivo il soggetto in questione, oltre che a provvedere all’immediato trasferimento dello stesso in altra sede?”.

Il segretario locale Fabio Randazzo (Sinappe)

perlavalbaganza