“Oggi sono andato a salutare i migranti da poco arrivati a Parma e accolti temporaneamente nei nostri spazi del Cornocchio. Ho ascoltato le loro storie, le loro domande sulla possibilità di trovare da vivere, di andare in palestra o giocare a calcio. Uno di loro ha viaggiato ed è arrivato con una gamba rotta ed è stato ingessato qui a Parma.”
Lo scrive il sindaco di Parma Michele Guerra sulla sua pagina facebook. “Stiamo facendo miracoli, grazie a un sistema integrato solido e capace di fronteggiare questa emergenza. Tutte le città della nostra Regione e tutte le città italiane stanno facendo lo stesso, ma gli sbarchi hanno superato quota 100.000 e sui territori siamo al limite.
Noi sappiamo che accoglienza significa prima di tutto dignità: spazi adatti, che non ammassino e stipino persone in condizioni precarie e inaccettabili e non permettano che l’unica scappatoia possa essere la cattiva strada e la tensione nelle nostre città.
La battaglia finale sui cargo di Parma nell’Apocalisse di Giovanni (di Andrea Marsiletti)
Abbiamo bisogno che il Governo non lasci soli i territori, perché ad ogni riunione, ad ogni tavolo, ad ogni Comitato, la sensazione è esattamente questa: le città sono sole e da sole si fanno carico di una situazione che può solo peggiorare.
La retorica dei porti chiusi è miseramente naufragata, com’era inevitabile ed evidente che fosse. Ora però servono, nell’immediato, risorse economiche, perché i bandi per l’accoglienza non vadano deserti e la dignità di chi arriva sia preservata in piena sicurezza per i territori che accolgono e dentro percorsi di integrazione vera. Poi ci aspettiamo politiche sui flussi ormai non più rimandabili. E sono politiche che si devono fare a Roma, su un tema che purtroppo è stato brandito come propaganda e che ora si presenta come disastro.
Noi siamo qui. Sappiamo che minori, donne e uomini non cesseranno di arrivare. Continuiamo a fare il nostro e di più. Ma siamo prossimi al limite. E tutti, da destra a sinistra, lo stiamo dicendo da tempo.”