Un viaggio nel cuore della Parma medievale, tra simboli identitari, lotte di potere e figure carismatiche che hanno segnato la storia cittadina. È quello proposto dal volume Nel segno del toro. Conflitto e identità nello spazio politico parmense (secc. XII-XV) di Pietro Silanos, che sarà presentato giovedì 20 novembre alle 10.30 nella Sala del Consiglio del Comune di Parma.
L’iniziativa, organizzata dall’Università di Parma (Unità di Arte Musica e Spettacolo e Unità di Storia del Dusic) in collaborazione con il Comune, accende i riflettori su un periodo cruciale della storia cittadina, quando due simboli – lo scudo crociato e il toro – convivevano nel rappresentare l’identità del comune.
Al centro del volume, pubblicato da Sismel Edizioni del Galluzzo, il ruolo del podestà pavese filo-imperiale Torello da Strada, che dal 1221 segnò un passaggio decisivo nella gestione politica di Parma. Figura di spicco del suo tempo, podestà in numerose città italiane ed europee, Torello compare anche in una novella del Decameron: testimonianza del suo peso storico e culturale.
“Ubi torellus ibi civitas”, scrive l’autore: dove c’è il torello, lì si manifesta il comune. Una formula che sintetizza l’evoluzione del simbolo cittadino e il radicarsi del toro come segno pubblico di Parma.
L’incontro, aperto al pubblico, sarà introdotto dai saluti istituzionali. Dialogheranno con l’autore Marco Gentile, docente di Storia medievale, e Giorgio Milanesi, docente di Storia dell’arte medievale dell’Università di Parma.

