Il Ministero della Cultura riconosce il “particolare interesse storico” dell’Archivio del Centro studi movimenti

SMA MODENA

Arriva un nuovo riconoscimento al lavoro culturale del Centro studi movimenti. Lo scorso 24 giugno 2025, il ministero della Cultura, su proposta della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia‑Romagna e attraverso la Commissione per il patrimonio culturale della regione, ha rinnovato la dichiarazione di “particolare interesse storico” all’archivio del Centro.

Le norme di tutela previste dal Codice dei beni culturali (Decreto Legislativo 42/2004) garantiranno la conservazione, l’accesso e la valorizzazione delle carte documentarie in chiave scientifica ed educativa.

Non si tratta di un atto solo formale ma del riconoscimento della ricchezza e dell’importanza culturale dei fondi conservati dall’archivio parmigiano. Questi, grazie a continue donazioni, sono cresciuti da 48 depositi nel 2006 a ben 133 nel 2024, raggiungendo complessivamente i 200 metri lineari di carte. Una documentazione che, come si legge nell’atto del ministero, restituisce “uno spaccato piuttosto completo della diversificata e complessa stagione dei movimenti” e responsabilizzando il Centro studi movimenti come uno dei poli di ricerca e custodia della memoria dell’azione collettiva tra i più importanti del nord Italia.