Senza nulla togliere al suo apporto a livello programmatico di cui abbiamo già parlato e continueremo a parlare, evidenzio il tocco modaiolo che Michela Canova sta dando alla campagna elettorale.
Nei suoi ultimi due post la candidata sindaca di Parma Democratica osa nell’abbigliamento: nel primo indossa un tailleur blu scuro (mi avventuro in un campo non mio e quindi spero di non sbagliare i termini) con foulard bianco in tocco regale Maria Luigia ereditato da dieci anni di sindacatura colornese, nel secondo un’ardita tuta bianca, tra il post pandemico e il post nucleare.
Non male.
Imbarazzante il confronto con le scarpe da ginnastica consumate dall’usura della campagna elettorale di Dario Costi. Per la Canova roba da sotto-proletariato urbano, seppur declinato in salsa calendian-confindustriale.
Andrea Marsiletti