
16/02/2010
h.13.30
“Ieri è stata pubblicata da numerose testate giornalistiche cittadine la denucia del Rettore dell’Università di Parma Gino Ferretti sui problemi economici che dovrà affrontare nel 2010 l’Ateno della nostra città. Responsabile di queste difficoltà è Governo, il quale ha deciso di risparmiare risorse attraverso il taglio del 9% al fondo di finanziamento ordinario, che rappresenta la principale fonte di entrata per le università statali.
Come sottolineato dallo stesso Ferretti, la Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), ha chiesto al governo di rivedere il provvedimento, che renderebbe difficile per molte università, come si legge in una mozione datata novembre 2009 “persino la corresponsione degli stipendi nell’ultimo trimestre dell’anno”.
Il Bilancio 2009 dell’Università di Parma si è chiuso in pareggio. Un pareggio conseguito attraverso un forte contenimento delle spese, ottenuto attraverso una riduzione del personale di 100 unità e la chiusura degli spazi dell’ateneo nel fine settimana, durante le festività e nei mesi estivi.
Fino ad ora questa sforzi hanno permesso di non aumentare le tasse a carico degli studenti, anche se comincia a mostrarsi una progressiva contrazione dell’offerta didattica. Questa situazione non può non preoccupare la nostra città.
Ancor di più in un momento in cui tutte le istituzioni locale hanno affermato il ruolo strategico della nostra Università nel rilancio del sistema economico e sociale di Parma nella crisi odierna. Per questo, attraverso una comunicazione urgente nel prossimo Consiglio Comunale chiediederemo al Comune di manifestare chiaramente al Governo la forte preoccupazione della città di Parma e il nostro sostegno alle richieste della CRUI.
In secondo luogo chiederemo all’Amministrazione di valutare in quali forme sostenere l’Università nel caso in cui il taglio governativo al Fondo di Finanziamento Ordinario per l’Università non venga rivisto, affinchè l’offerta didattica non sia ulteriormente ridotta e le tasse non debbano aumentare. Se il Governo intende proseguire su questa strada, occorre che gli enti locali valutino in fretta come reagire.”