Il PD vicino ai lavoratori dei teatri

SMA MODENA
lombatti_mar24

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(non più in homepage)
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22/11/2010
h.12.10

Oggi abbiamo aderito all’appello lanciato dai lavoratori dei Teatri di Parma contro i tagli decisi dal Governo al settore. Il Consigliere Comunale Caselli ha preso parte, a nome del Gruppo del Pd, alla manifestazione promossa dai lavoratori di fronte al Teatro Regio.
I tagli governativi minacciano seriamente la tenuta del sistema culturale italiano. I teatri di Parma non sono assolutamente immuni da questo pericolo. Riteniamo scellerata questa politica governativa nazionale e auspichiamo che la città di Parma sostenga la mobilitazione dei lavoratori di questo settore.
Ci aspettiamo che anche l’Amministrazione Comunale faccia la sua parte nei confronti del Governo nazionale, con cui condivide il “colore” politico.
Per questo chiederemo una comunicazione urgente nel corso del prossimo Consiglio Comunale, con cui informeremo l’Amministrazione dell’agitazione in atto e chiederemo al Comune di Parma di sostenere la protesta.
I teatri sono troppo importanti nel panorama culturale cittadino perché il loro grido di dolore sia ignorato da chi amministra la città.

Gruppo PD

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22/11/2010
h.12.30

Le motivazioni dei lavoratori del mondo dello spettacolo che oggi hanno deciso di mobilitarsi contro le politiche del governo, non possono che trovare la mia condivisione e il mio sostegno.
Il Partito Democratico è da tempo impegnato nel sostenere i 250.000 lavoratori che hanno deciso di fermare la propria attività artistica per protestare contro i pesanti tagli imposti dal governo con la manovra finanziaria: le misure previste dal governo Berlusconi, riducono infatti al minimo storico il Fondo Unico per lo Spettacolo (-36.6%), colpendo in modo indiscriminato un settore produttivo che, nell’ultimo biennio, ha già perso 150.000 giornate lavorative, a scapito soprattutto dell’occupazione giovanile e femminile.
La Costituzione, all’art. 9, assume la cultura come valore fondamentale ed impegna la Repubblica a promuoverne lo sviluppo; malgrado ciò, a differenza degli altri governi europei che pur in tempi di crisi stanno investendo risorse per sostenerla, il governo italiano nega i dovuti finanziamenti e assesta un colpo mortale alle produzioni artistiche, palesando un disegno politico di privatizzazione della cultura.
Il mondo della cultura è ancora in attesa dei contratti collettivi nazionali di lavoro, dell’approvazione delle leggi quadro di sistema, della legge sulla tutela sociale dei lavoratori, del rifinanziamento degli incentivi fiscali già esistenti per il prossimo triennio, chiede la non delocalizzazione delle produzioni ed il ripristino di 450 milioni di euro sul FUS.
Parma è ricca di enti ed istituzioni artistiche di assoluta eccellenza nazionale ed internazionale: proprio per questo le ripercussioni dei tagli del governo incideranno negativamente sullo sviluppo futuro della nostra comunità. In questo senso le rivendicazioni dei lavoratori dello spettacolo sono rivendicazioni di tutti e vanno sostenute e condivise con la massima determinazione.

Carmen Motta
Partito Democratico