Inala accidentalmente uno spillo: sarta salvata con un complesso intervento all’Ospedale Maggiore

SMA MODENA
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Maria Majori

Sono le 14 del pomeriggio di sabato quando arriva al Maggiore la richiesta di intervenire in urgenza: una sarta di 59 anni, residente in Lombardia, ha involontariamente inalato uno spillo che teneva tra le labbra mentre imbastiva una tenda.

L’accettazione passa attraverso l’analisi degli  esiti degli esami: radiografia e Tac. Allo studio del caso è l’équipe di pneumologi interventisti, guidata da Maria Majori. L’intervento si presenta subito complesso per la collocazione dell’oggetto nel lobo inferiore destro del polmone, molto in profondità per essere raggiunto per via endoscopica con strumentazione rigida. Inoltre lo spillo, per lunghezza (4 cm), durezza del materiale e forma acuminata, potrebbe comportare una estrazione pericolosa per la possibile lacerazione dei tessuti/vasi sanguigni circostanti.

Per questo, Maria Majori allerta i colleghi della 1°Anestesia e Rianimazione diretta da Sandra Rossi e i colleghi della Chirurgia toracica, guidata da Paolo Carbognani: la loro presenza diventa indispensabile per essere pronti ad intervenire, se necessario, con la pratica chirurgica tradizionale nel caso in cui l’estrazione endoscopica non sia possibile.

 

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“L’intervento avviene lo stesso sabato pomeriggio, a qualche ora dalla chiamata, presso il Comparto operatorio del Dipartimento Testa-collo, diretto da Enrico Pasanisi totalmente per via endoscopica con broncoscopio rigido e pinza da corpo estraneo – spiega Maria Majori, direttore della Pneumologia ed Endoscopia toracica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma che ha effettuato l’estrazione – pienamente soddisfatta dell’esito dell’intero intervento”.  Fondamentale il lavoro di squadra costituita – oltre che da Maria Majori – da Matteo Pagani (pneumologo), Marco Di Lecce ed Emanuele Sani (anestesisti), Luca Musini e Federico Illica (chirurghi toracici), Francesca Bertozzi (strumentista dell’endoscopia toracica) e Costanza Dodi (infermiera del Comparto operatorio). 

Una notte in degenza ha consentito poi alla sarta di riprendersi totalmente: al suo risveglio, domenica mattina, insieme agli auguri di buon 60°compleanno, ha appreso della veloce dimissione e rientro a casa.

“La complessità di questo tipo di intervento è rappresentata da due fattori: la tempestività con cui si deve intervenire – approfondisce Majori,– e la difficoltà a raggiungere il corpo estraneo con gli strumenti endoscopici, oltre alla pericolosità dello spillo che, nell’estrazione, può procurare danno o lesioni ai tessuti”.