INTERVISTA – Marco Cacchioli (Borgotaro in Comune): “Abbiamo stretto un patto con un candidato sindaco di grande qualità come Marco Moglia, non abbiamo partecipato alle riunioni con i partiti”

di UG

Nato più di un anno fa da un gruppo di cittadini desiderosi di dare un contributo al dibattito pubblico locale, il movimento civico Borgotaro in Comune, in un primo momento, sembrava potesse correre da solo alle imminenti elezioni comunali del capoluogo valtarese, poi ha deciso di dialogare con gli schieramenti politici e negli ultimi giorni ha annunciato il proprio sostegno al candidato sindaco del centrosinistra, Marco Moglia. Abbiamo intervistato uno dei sui volti più noti, Marco Cacchioli, già presidente del Comitato “Aria del Borgo”.

Come siete arrivati alla decisione di appoggiare Marco Moglia?

Quando abbiamo organizzato le prime riunioni, l’obiettivo era quello di provare a formulare proposte volte a migliorare la qualità di vita del nostro paese. Purtroppo, ci siamo subito resi conto che avremmo dovuto fare i conti con uno scenario sociale segnato pesantemente dalla pandemia: la grande partecipazione degli anni addietro, il coinvolgimento di tante persone sui problemi del paese era venuta meno, così come le occasioni di socialità.

Tutto questo ha reso assai difficile incontrare persone e condividere il percorso che avevamo in mente. Abbiamo perciò deciso anche di provare a dialogare con le forze politiche locali nell’ottica di favorire un cambiamento, anche nell’approccio ai problemi comuni.

Abbiamo iniziato a confrontarci con tutti, anche mandando giù tanti rospi, cercando sempre punti di contatto e non di scontro. All’inizio è stato naturale, spinti anche dalle note vicende che hanno coinvolto l’attuale Amministrazione, rivolgerci alle forze di opposizione, e chiedere loro di intraprendere un percorso civico condiviso. Purtroppo sono passati i mesi e, invece di essere coinvolti per dare un contributo di proposte e persone ad una lista civica, siamo stati spettatori impotenti di una divisione sempre più marcata all’interno del centrodestra, situazione paradossale che ha portato a poche settimane dalle elezioni a ricevere proposte di partecipare a ben due liste di quell’area politica.

In entrambi i casi, sia il candidato sindaco che la formula della lista erano già state decise da altri, e a noi sarebbe spettato solo il compito di veicolare i voti degli scontenti.

In sostanza, avremmo potuto far da stampella a una delle due liste in competizione tra loro, che si sarebbero divise i voti e con ogni probabilità avrebbero perso.

Sul fronte del centrosinistra, invece, dopo i primi incontri con i partiti della coalizione che non avevano portato a nulla di concreto, è venuta avanti la candidatura dell’avvocato Marco Moglia, che avevamo conosciuto all’epoca del ricorso al Presidente della Repubblica per la riapertura del punto nascita.

E’ stato lui a voler impostare un dialogo con il nostro gruppo, è stato lui a chiederci un confronto e a proporci di portare le nostre istanze nella sua coalizione.

Confesso che in un primo momento eravamo scettici, ma, visto il suo spessore morale, abbiamo voluto dargli credito e nei successivi incontri siamo entrati nel merito delle questioni a noi care, in particolare il tema della tutela ambientale e sanitaria, e della partecipazione.

Moglia si è dimostrato sensibile e desideroso di aprire alle nostre istanze, e per dimostrarci la sua disponibilità ha chiesto alla sua coalizione di lasciarci lo spazio di due candidature. So che non è stato facile ottenerle, perché c’erano resistenze e diffidenze da parte di qualcuno, ma Moglia ha tenuto il punto e ci ha dato la possibilità di metterci in gioco.

Il vostro ingresso in una coalizione dove ci sono amministratori uscenti, che con alcuni di voi hanno avuto forti divergenze, ha suscitato qualche perplessità e qualche critica sui social. Cosa rispondente a chi non è d’accordo con la vostra scelta?

Un conto è quello che si desidera, un altro è quello che concretamente si può fare.

Lo scenario in cui ci siamo mossi è stato quello di una comunità divisa da anni di proteste e soprattutto segnata pesantemente dalla pandemia. Poca voglia di partecipare, poco interesse verso la politica attiva, a Borgotaro ma forse un po’ ovunque, oggi le persone hanno altre e più importanti preoccupazioni, come la salute e il lavoro. Noi ci abbiamo pensato a mettere in campo una proposta autonoma e alternativa agli schieramenti classici, ma per questioni numeriche e di responsabilità morale verso la nostra comunità, indebolita da questo particolare momento storico, abbiamo compreso che non era il percorso giusto. E’ il momento di unire le poche forze che ci restano, non di dividerle ulteriormente: il contesto in cui operiamo non permette errori o sprechi di tempo e di risorse.

Di conseguenza, non volendo buttare a mare il lavoro fatto in questi anni, abbiamo accettato la proposta di Marco Moglia di entrare in una coalizione come gruppo autonomo. Noi non abbiamo partecipato alle riunioni con i partiti, non abbiamo deciso il perimetro politico della coalizione, non abbiamo messo bocca sui candidati in lista. Noi abbiamo stretto un patto con il candidato sindaco sui temi che ci stanno particolarmente a cuore – ambiente, salute e partecipazione – e abbiamo designato due candidati, Davide Costa e Alessia Biagi, che li potessero rappresentare in lista e, ci auguriamo, in Consiglio Comunale.

Comprendiamo che ci sia chi non riesce a capire come facciamo a stare in lista con persone con le quali ci siamo duramente confrontati in questi anni. A questi, noi rispondiamo che siamo in lista proprio per dare loro la possibilità di avere una rappresentanza diversa, nuova e alternativa a quella uscente. Se siete scontenti degli amministratori passati, avete la possibilità di mandare in Comune persone nuove, autonome, con le vostre stesse idee ed esigenze.

Non faremo la rivoluzione ma possiamo iniziare a cambiare le cose, a migliorarle, con metodo, con maturità, con dialogo e senza esasperazioni.

Per farlo serve essere in Consiglio comunale, possibilmente in maggioranza.

Seguendo le regole della democrazia, cioè passando dalle elezioni, avendo alle spalle un mandato chiaro da parte dei cittadini.

Dopo aver comunicato la decisione di sostenere Moglia, sono arrivate delle critiche feroci da parte della lista di centro destra, che vi ha accusato apertamente di incoerenza dato che alcuni di voi sono stati in prima linea nel Comitato L’Aria del Borgo. Cosa rispondete?

Il sottoscritto si è dimesso dalla carica di Presidente del Comitato otto mesi fa, proprio perché sentivo l’esigenza di cambiare prospettiva e lavorare per superare la protesta e fare proposte per il paese, di passare dall’altra parte della barricata per cambiare le cose. Ho deciso di lasciare con largo anticipo rispetto alle amministrative proprio perché non volevo che il lavoro di questi anni venisse strumentalizzato, sporcato dalle purtroppo inevitabili e prevedibili polemiche politiche.

Se avessi fatto una lista autonoma, avrebbero detto che sfruttavo gli anni del Comitato per un tornaconto personale; se avessi abbracciato la destra, avrebbero detto che ero in cerca di vendetta.

Sapevo che il mio destino politico era segnato e proprio per questo, ancor prima che il gruppo Borgotaro in Comune scegliesse democraticamente di appoggiare Moglia, avevo comunicato che non ero disponibile a candidarmi né da una parte né dall’altra.

In una politica fatta di personalismi, ho messo il gruppo e la sua voglia di fare qualcosa per la collettività al primo posto, conscio del fatto che una scelta diversa avrebbe sporcato la nostra immagine e compromesso i nostri obiettivi. E’ chi oggi tira in ballo il Comitato, associandolo a Borgotaro in Comune, che dimostra di voler strumentalizzare quella protesta e la grande partecipazione che ne è derivata per un tornaconto elettorale. Persone che non si sono mai viste quando c’era da far valere le nostre ragioni, oggi cercano di aizzarmi contro le amiche e gli amici con cui ho condiviso anni di mobilitazione, che si sono battute fianco a fianco con il sottoscritto e hanno visto quanto impegno ci ho messo.

Io ci sono sempre stato e la scelta fatta dal gruppo di cui sono portavoce non significa che riteniamo risolto il problema, anzi.

Nei prossimi mesi, con il raddoppio della produzione dello stabilimento ceramico, servirà essere ancora più attenti, ma questa volta speriamo di poter contare sul sostegno e l’ascolto dei nostri rappresentanti in Comune.

Andrea Marsiletti

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