
19/01/2010
h.15.40
La coordinatrice provinciale IDV Paola Zilli, interviene riguardo alle commemorazioni a Fidenza e Parma per Craxi ed eventuali intitolazioni di vie a Bettino Craxi: “La storia, si sa, viene riscritta tendenzialemente in modo funzionale agli interessi di chi la riscrive.
Per pigrizia allora si può decidere di appiattire il proprio giudizio sulle tesi dei riscrittori.
Ma nel dubbio su cosa pensare ritengo che l’unica cosa sia attenersi ai fatti e provare a farsi un’opinione in base a quelli. Mi preme allora mettere in evidenza tre fatti in mezzo ai tanti, – prosegue Paola Zilli – un fatto è la latitanza di Craxi. Un altro fatto è un aumento esponenziale del debito pubblico negli anni in cui Craxi era primo ministro che passò dal 234 a 522 miliardi di lire.
Un altro fatto è una condanna con una sentenza passata in giudicato a cinque anni e sei mesi per corruzione nel processo ENI-Sai e una sentenza a quattro anni e sei mesi per finanziamento illecito per le mazzette della metropolitana milanese.”
Inoltre la coordinatrice IDV aggiunge:”Nella caccia ai tesori di Craxi sparsi per il mondo tra Svizzera, Liechtenstein, Caraibi ed Estremo Oriente, il pool Mani Pulite ha accertato introiti per almeno 150 miliardi di lire. Alla luce di questi fatti – incalza Paola Zilli – quale significato ha un’eventuale intitolazione di una via a Bettino Craxi?
Quali valori si vogliono trasmettere alle generazioni future con questa decisione? Quale attributi morali si vogliono implicitamente sdoganare a favore del ceto politico e dei leader di governo con questi tipi di decisioni e commemorazioni?
La figura di Craxi sarà certamente quello di un politico funzionale ad un determinato periodo storico della nostra Repubblica, e il personaggio va letto storicamente in quel contesto. Ciò nonostante questo politico rimane un latitante e un corrotto che è la colpa peggiore di cui si possa macchiare un uomo di governo. Intitolare vie a un personaggio come questo è un insulto a tutti gli italiani onesti.”