“La Regione ricatta Parma e le sue Fiere”

SMA MODENA
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21/07/2010
h.17.00

“Sta succendo qualcosa di molto grave. Un qualcosa che assomiglia molto ad un ricatto ai danni di Parma e delle sue Fiere”. Luigi Giuseppe Villani, presidente del gruppo Pdl in Regione Emilia-Romagna e coordinatore provinciale dello stesso partito, ha così commentato la bocciatura dell’ordine del giorno proposto riguardo alla finanziaria di assestamento del bilancio regionale che chiedeva di indirizzare i tre milioni di euro pronti per far entrare la Regione nella partecipazione azionaria di Fiere Parma, per indirizzarli invece direttamente alla riqualificazione del quartiere fieristico di Baganzola.
“La Regione – continua Villani – già da due anni ha previsto lo stanziamento di tre milioni di euro, attribuitigli dallo Stato, a favore delle Fiere di Parma ma per erogarli pone la condizione di entrare nel Cda della società fieristica chiedendo a Comune e Provincia di Parma di diminuire la loro presenza. Una richiesta assurda che ha un unico obbiettivo: prendere il controllo delle Fiere di Parma, complice la Provincia di Parma, per farne un docile satellite di Bologna e Rimini. Se la Regione ha realmente intenzione di sostenere l’attività fieristica di Parma, come dice da ormai troppo tempo, eroghi quel finanziamento che aspetta da due anni di essere speso e contribuisca senza porre condizioni al rinnovamento del quartiere fieristico di Baganzola di cui attualmente si sono fatti carico unicamente i soci, pubblici e privati, delle Fiere”.
“Quanto, poi, alle dichiarazioni del presidente della provincia Vincenzo Bernazzoli, che auspica la diminuzione della partecipazione di Comune e Provincia di Parma nel capitale delle Fiere c’è ben poco da dire. Bernazzoli – conclude Villani – è talmente succube di Bologna e di Errani che non distingue più tra ciò che è bene per la sua provincia e ciò che è fatto ad unico vantaggio di Bologna. Le Fiere di Parma rappresentano un patrimonio per questa città e per il suo territorio e sono state fino ad oggi in grado di finanziare autonomamente progetti e strutture.
Caldeggiare l’entrata nel capitale sociale delle Fiere della regione che ha sempre foraggiato e sostenuto due competitor storici di Parma come Rimini e Bologna ci sembra, veramente, la posizione di chi ha perso il contatto con la realtà. Vien da dire che una volta ci si vendeva per un piatto di lenticchie, oggi, magari per la promessa di un posto a Roma”.