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01/03/2011
h.16.10
“Credo che su argomenti così importanti per l’opinione pubblica sia doveroso un comportamento responsabile, documentato e che sia improntato alla obiettività”.
Con queste parole, che ci sentiamo di sposare in pieno, Giuseppe Dallara, direttore dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente di Parma, risponde alla polemica innescata da una sua affermazione nel corso di un incontro con gli studenti del liceo Romagnosi di Parma, presenti il direttore stesso, rappresentanti del GCR e l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani.
Vogliamo allora qui fare un sunto del campionario di obiettività e rigore scientifico tenuti dalle istituzioni di Parma hanno riservato ai propri cittadini e amministrati, nonché elettori.
Era il gennaio del 2010 quando l’assessore all’Ambiente del comune di Parma Cristina Sassi dichiarava, nel corso della trasmissione di Tv Parma, “Agorà” che “i fumi delle grigliate sono ben peggiori di quelli degli inceneritori”.
Sempre nella stessa trasmissione Claudio Ferrari, tecnico esperto di Enia, giurava che “le cassette di plastica, cartone e legno degli ortofrutta venivano recuperate al 99%”, venendo poi smentito più volte da immagini e testimonianze che tuttora dimostrano la mancata volontà di Iren di recuperare materiali nobili e facilmente riciclabili.
Arriviamo all’aprile del 2010, subito dopo la manifestazione nazionale per le alternative all’incenerimento, dove a Parma-Europa, seguito talk-show dell’emittente locale Teleducato, l’allora amministratore delegato di Enia, Andrea Allodi, consigliava ai cittadini che avessero qualche euro sotto il materasso, di investire nel mattone all’ombra del camino di Ugozzolo.
In effetti si scatenò una bolla speculativa da fargli meritare il Nobel per l’Economia.
Non pago del riconoscimento ambito dal gotha della finanza mondiale, Allodi si lancia nel mondo delle scienze naturalistiche, affermando che “un boschetto mangiapolveri” fermerà le PM10 eruttate dal comignolo di Iren (3,2 tonnellate per la cronaca), salvo poi essere smentito da Matteo Riccò, ricercatore dell’Università Cattolica di Piacenza, che con un espressione che non lasciò spazio a dubbi, smontò la congettura un po’ campata in aria.
Chiudiamo questa carrellata di scienziati ed esperti parmigiani con l’assessore all’Ambiente della Provincia di Parma, Giancarlo Castellani, che nell’ottobre 2010, nel corso di un convegno a Monticelli Terme, dichiara per ben 3 volte che l’inceneritore non emetterà diossine, noncurante degli stessi documenti Enia, che dichiarano l’opposto.
Insomma, questa è la scientificità ed obiettività che fino ad oggi è stata riservata all’opinione pubblica di Parma.
Personaggi che forti della loro autorevolezza istituzionale vanno liberamente a parlare in televisione su argomenti così delicati, mentre viene negata la parola in Commissione Ambiente ad un gruppo di scienziati (veri questa volta) che avrebbero semplicemente esposto dati scientifici, obiettivi, senza necessità di interpretazioni.
A Giuseppe Dallara ricordiamo che la “ciminiera non identificata” da lui citata nella replica a Repubblica on line, denunciando una “clamorosa strumentalizzazione” da parte del GCR su un tema così delicato, fa parte del termovalorizzatore o inceneritore Silla 2 nei pressi del quartiere fieristico di Rho-Pero a Milano.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR
Commenta la procedura di infrazione contro l’inceneritore e la diffida ad ATO: clicca qui!
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Approfondimenti:
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E vai!… ci mancava pure il ricorso al Tar sull’appalto del sistema elettrico dell’inceneritore…
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No pasarán!
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