Lo stupro di Gaza (di Simone Guernelli, M5S)

SMA MODENA
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Agosto 1914, le truppe tedesche entrano in Belgio violando la sua storica neutralità. È l’inizio della prima guerra mondiale. Ma è anche l’atto che sancisce quello che gli storici definiranno poi come ” lo stupro del Belgio”.

Le truppe belghe infatti sorprendono, almeno i primi giorni di battaglia, il mondo intero, resistendo alle forze occupanti. I tedeschi, convinti che l’attraversamento della Vallonia sarebbe stata una passeggiata, riusciranno, al contrario, ad occupare Bruxelles solo il 20 di agosto ed Anversa addirittura ad ottobre. La stessa popolazione civile cerca di reagire, nasce un movimento di resistenza: vengono sabotate infrastrutture, cavi del telegrafo e i militari tedeschi sono bersaglio dei franchi tiratori. La reazione della Germania è spietata, si contano a decine, se non centinaia le uccisioni di massa dei civili, le violenze sulle donne e le abitazioni incendiate. La popolazione deve pagare la scelta di opporsi agli invasori.

Chi scrive è amico di Israele e ritiene che un popolo che trasforma un pezzo di deserto in una potenza economica, industriale e anche agricola meriti rispetto. Ma è difficile non vedere un’analogia con quanto successo più di 100 anni fa. La popolazione civile di Gaza paga un prezzo altissimo, enorme, per colpe non sue. Donne, bambini, uomini che non hanno mai preso in mano un’arma vengono comunque ritenuti colpevoli. L’immagine di quelle persone fotografate denudate e bendate, atto contrario al diritto internazionale …non è così distante dalle suore costrette a denudarsi dai soldati tedeschi ne Brabante.

 

† Andiamo a messa a Natale (di Andrea Marsiletti)

 

E la responsabilità non è dei soldati: l’esercito israeliano è ordinato e disciplinato e la forte presenza femminile molto probabilmente “tiene a bada il testosterone” degli uomini …il problema è prettamente politico; ovvero le scelte del governo.

A questo servono gli amici …a dirti quando stai sbagliando. E le alternative ci sono, esiste sempre un modo che non sia la guerra per risolvere i conflitti. Perché non pensare a una forza di interposizione internazionale che protegga i confini d’Israele e al contempo permetta a Gaza di ricevere gli aiuti umanitari di cui ha bisogno. Dopodiché le forze di sicurezza israeliane potrebbero dedicarsi a colpire, in maniera chirurgica, i terroristi colpevoli dell’ uccisione di centinaia di ebrei il 7 di ottobre.

Vogliamo troppo bene al popolo ebraico … perché debba essere ricordato, in futuro, come il responsabile dello “stupro di Gaza”.

Simone Guernelli
Coordinatore provinciale M5S PARMA