MarketPass, parte da Parma l’e.commerce innovativo che sfida i grandi player del mercato

SMA MODENA
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Sfidare Amazon ed i grandi player dell’e.commerce per risollevare le PMI ed il commercio locale? Si può, ma occorre l’impegno di tutti.

Se ne è parlato all’incontro di presentazione del MarketPass, una innovativa piattaforma di e.commerce realizzata da TreCuori, società benefit, leader nel welfare territoriale, che si è svolto giovedì 16 maggio scorso presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma. L’iniziativa è stata promossa dal Dimetech Lab dell’Università in collaborazione con le associazioni di impresa del territorio Ascom, Confcooperative, Legacoop, Confartigianato, ConfAssicura, gli enti del Terzo settore, CSV Emilia e Forum Terzo Settore, ed Emilbanca.

Dopo i saluti del direttore del Dipartimento Stefano Magagnoli, ha aperto i lavori l’assessore al welfare del Comune di Parma Ettore Brianti. C’è bisogno di iniziative come questa promossa da TreCuori con le associazioni del territorio – ha dichiarato Brianti – per realizzare una circolarità di sistema della quale possano beneficiare i cittadini e le imprese.

Andrea Fornaciari, docente di economia aziendale dell’Università, ha spiegato che l’intento del modello di e.commerce proposto da TreCuori è quello di sviluppare i territori e le PMI, che sono il fiore all’occhiello dell’economia italiana. “Per l’università è importante – ha proseguito Fornaciari – fare trait d’union con il mondo reale e approfondire quello che avviene nel mercato”.

Negli ultimi anni si è vista una significativa riduzione della capacità di spesa, poiché il sistema economico, con i grandi player dell’e.commerce, fa in modo che solo una piccola parte delle risorse rimanga sul territorio. “Questo – ha avvertito Claudio Franchini, direttore Ascom, intervenuto all’incontro – sta mettendo a dura prova il commercio locale. Per questo – ha concluso – occorre creare nuovi canali per far fluire l’economia anche a vantaggio dei territorio”.

Il progetto vuole mettere in sistema non solo le attività commerciali ma anche il mondo cooperativo e le associazioni del terzo settore che sono i portavoce più autentici delle istanze del territorio.

“Già nel significato di cooperazione – ha ricordato Eugenio Caggiati, referente di Confcooperative – si può trovare una risposta alla crisi attuale. Solo se si riesce a fare sistema si può trovare spazio per tutti e si può uscire dalla difficoltà”. “Abbiamo valutato positivamente questa proposta di e.commerce – ha rimarcato Caggiati – perché fa parte della cultura cooperativa”.

Alessandro Masetti, referente economia sociale e terzo settore di EmilBanca, ha sottolineato come l’istituto che rappresenta sia particolarmente attento ai valori della cooperazione e del terzo settore. “Per questo ci troviamo in linea con la proposta di TreCuori”, ha precisato. “Il mondo attuale sta cambiando rapidamente pertanto, non solo il mondo dell’intermediazione finanziaria ma anche il modo cooperativo e quello del terzo settore di devono adeguare e devono innovare”.

La piattaforma realizzata da TreCuori mette in sistema le PMI ed gli esercizi commerciali che, a differenza delle altre piattaforme e.commerce, possono mettere in vendita i propri prodotti. Il modello commerciale, particolarmente innovativo, è in grado di incentivare la reciprocità degli scambi e di sostenere le economie dei territori

“Sin dalla nascita, lo scopo di TreCuori – ha ricordato Giovanni Lucchetta, amministratore delegato della società – è quello di difendere l’economia dei territori realizzando sistemi di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Per contrastare il trend negativo – conclude Lucchetta – i commercianti e le PMI devono accettare la sfida e competere con i grandi player di mercato sul loro terreno”.

“A Parma ha preso avvio un progetto pilota con le associazioni e gli enti aderenti per sviluppare il welfare territoriale e promuovere il MarketPass, ha spiegato l’avv. Giuseppe G. Luciani del Dimetech Lab dell’Università. Non si tratta solo di un think tank ma di un gruppo qualificato di lavoro che intendere realizzare l’iniziativa sul territorio”.

La sfida è lanciata, ma Davide potrà beffare Golia anche questa volta solo se insieme a lui ci sarà la comunità a tendere i lacci della fionda.