
Ormai li conosciamo, sono una bambinetta bionda che non sa star ferma un minuto e un orso che aspira inutilmente alla pace e alla concentrazione offerta da un buon libro o da una partita di scacchi, ma finisce per prestarsi a soddisfare le fantasie di gioco della piccola Masha, con fare riluttante e risultati eccelsi. Li lega un affetto peloso e palpabile, nonché un evidente rapporto padre-figlia (non a caso Masha vive sola, nessun accenno ai genitori, in una casa-fattoria ad un passo dalla fermata locale del trenino per l’altrove). Sanno stupirsi a vicenda, senza mezze misure, e abitano un bosco sito all’opposto dell’idea fiabesca e tentatrice del luogo dei pericoli per eccellenza, circondati da un coniglio rubacarote, da due lupi infermieri affamati di salsicce e da qualche fidato amico che si presenta regolarmente per una visita speciale.
La meritata fortuna di un cartone pieno di invenzioni divertenti, tenera ironia e personaggi memorabili, affonda le radici in una fiaba popolare russa, ma la ribalta nel senso primo e ultimo: lungi dall’essere trattenuta con la forza e col ricatto nella casetta dell’orso, è la protagonista stessa a cercarlo senza tregua, inforcando il triciclo di primo mattino per piazzarsi nella sua dimora e scatenare un allegro caos, fino al buio e oltre.
Come già sperimentato con Peppa Pig, la Warner Italia propone la nuova stagione di episodi televisivi con un’anteprima cinematografica, perfettamente natalizia per spirito ed ambientazione. Non ci sono new entry né modifiche sostanziali al parco personaggi, ma si esplicita una volta per tutte la componente artistica e creativa che fa da sfondo da sempre alle giornate di Masha e Orso. L’abbiamo già vista pittrice, rockstar e pattinatrice sul ghiaccio, e ora la vedremo alle prese con la settima arte, mentre interpreta in pochi secondi i grandi classici, da King Kong ad Avatar, alla ricerca del copione perfetto; la vedremo in costume da supereroina, decisa a salvare qualcuno a tutti i costi, in lotta contro lo scetticismo degli animali del bosco; e ballerina, istruita con hollywoodiano spirito di sacrificio dal maiale che vive nel suo cortile. Ma anche tennista provetta, investigatrice dei miei stivali e protagonista, insieme all’amico-rivale Panda, di tutti i programmi di successo della moderna televisione on demand (ma che fatica e che stress, ironizza la morale).
Il finale sceglie opportunamente la chiave sentimentale: che succede a Masha? Perché improvvisamente non combina più i suoi soliti guai? Orso e Orsa non hanno dubbi: dev’essere ammalata, poverina. Ma crescere non è una malattia, è “una cosa naturale”, direbbero i nostri in musica. Fa male? Non a Masha, di sicuro, ma al grande orso, che deve lasciarla andare, un pochino brucia.
(Si ringrazia Mymovies.it per la collaborazione)
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