
Gli insulti non mancano sui social network, si sa.
Il sindaco di Fidenza Massari ne posta alcuni, sottolineando che “gli haters, gli odiatori seriali, non sono una cosa da prendere sottogamba, con una sghignazzata”. Scrive Massari sulla sua pagina Facebook: “Qualcuno mi ha detto di lasciar perdere, che tanto c’è poco da farci. Ma dopo
✔️ il fidentino Tullo che formula la sua preghiera di “cancro letale” (forse ignorando che per un pezzo di quel sentiero ci sono già passato sia di famiglia sia direttamente) a commento di un post di una nostra consigliera (che non ha avuto nulla da eccepire. Né lei, né i moderatori del forum)
✔️ dopo aver letto gente che scrive “Renzi devi morire insieme hai tuoi amici politici” (la H è nella versione originale),
✔️ “Signor Renzi spero che qualcuno se voglia sparare lo faccia proprio su di te” (sempre sgrammaticati ma originali)
✔️ non ci siamo fatti mancare nemmeno il docente fidentino che viene invitato a “prendere una spranga” e a “spaccare la testa a sta merda”, dove la “merda” sarebbe Matteo Renzi. E cosa ha risposto il nostro professore? “Ci avevo pure pensato, ma come faccio? Sarà circondato da forze dell’ordine”. (Un insegnante pubblico)
Sono serio: ringrazio tutti questi fenomeni, perché dimostrano una volta di più che gli haters, gli odiatori seriali, non sono una cosa da prendere sottogamba, con una sghignazzata. Vanno aiutati se serve, vanno denunciati (stiamo provvedendo), vanno isolati dalla gente che può detestare me, Renzi o chicchessia, ma non accetta minacce e violenza, in nessuna sede.
Vanno fermati, loro e chi li fomenta, raccontando balle, nel tentativo di raccogliere qualche voto.
Aggiungo e chiudo: come Sindaco penso a Fidenza e ai finanziamenti che il Governo dà alla nostra Città. Il Governo Renzi ce ne ha dati parecchi perché parecchi sono stati i nostri progetti su ambiti di cui tutti possiamo andare orgogliosi: le bonifiche, le scuole, la sanità, la mobilità. E salutando Fidenza, il Premier l’ha indicata a tutt’Italia come un Città viva, in cui si può venire ad investire. Quando lo faranno Berlusconi, Fassina, Di Maio, Salvini o chicchessia, diremo grazie anche a loro.”
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Condanno ogni tipo di insulto, ovviamente anche gli insulti a Renzi. Ma purtroppo questa è un’abitudine diffusa credendo forse che sui social si possa dire ciò che si vuole. Ricordo infatti tutti gli insulti indirizzati a Silvio Berlusconi e a tanti altri o ad esempio l’esperienza fidentina del blog Piazza Fidenza. O, ancora, i post con pesanti insulti rivolti a Donald Trump che tanti – anche persone che rappresentano le istituzioni – stanno scrivendo in questi giorni. Per questo, quindi, sarebbero forse meglio che alcuni, per esempio il sindaco, invece di ergersi a moralizzatori tenessero la bocca chiusa e non costruissero ad arte immagini mirate a screditare gli altri.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia