“Nel Softair ci ispiriamo alla guerra”

SMA MODENA
lombatti_mar24

30/06/2009
h.12.00

Parmadaily intervista Davide Zampino, combat name “KOBRA”, presidente del Black Bones Air Soft Club di Parma, nato a Reggio Emilia ma residente a Parma da tre anni.

Innanzitutto cos’è il Softair?
Partirei subito chiarendo la posizione dei softgunner, definiti in televisione guerrafondai ed esaltati.
C’è da restare a bocca aperta nel sentire certe affermazioni, soprattutto dopo che in Italia il Softair è stato riconosciuto come sport a livello nazionale con assicurazioni certificate dall’A.S.N.W.G. (Associazione Sportiva Nazionale War Games) e iscrizioni al CONI.
Nel Softair si simulano varie tattiche militari. In realtà non ci sono molte parole per descrivere questa disciplina in quanto la sua pratica non è come cadere sull’erba appena tagliata di un campo da calcio e non è come entrare in una palestra e sentire l’odore del parquet appena lucidato: ci ispiriamo a gesta che qualcuno ha realmente compiuto, tentiamo di provare le emozioni che hanno provato partigiani italiani, nazisti, russi e chiunque abbia combattuto una guerra. Siamo consapevoli dell’atto orrendo che è realmente quello bellico e cerchiamo di capire quanto questo possa essere crudele, quanto in un attimo si possa perdere tutto a causa di un passo sbagliato, di una mossa ritardata oppure a causa della poca fiducia riposta verso chi ci sta a fianco… Tutto questo perchè il Softair si basa su principi morali molto alti quali la correttezza (ognuno infatti si dichiara autonomamente colpito), la fiducia (fidarsi l’uno dell’altro è simbolo di forte equilibrio di gruppo), ma soprattutto l’amicizia.
Ogni maledetta domenica, in tutta Italia, molti ragazzi si alzano, con il sole o con la pioggia, non per fare la guerra, non per sparare, ma in primis per stare in compagnia di amici all’aria aperta nei meravigliosi boschi che offre il nostro paese.

Lo praticate a livello agonistico? Esiste in Italia un campionato? Se sì, come è organizzato?
Nell’immediato non abbiamo in programma nulla di ufficiale, poiché abbiamo nelle nostre file molti elementi nuovi a questa disciplina, ma sicuramente faremo il salto agonistico nel prossimo anno.
Esistono molti tornei e mini campionati anche a livello nazionale, gestiti tramite gironi all’italiana dove le squadre che si classificano bene nei propri gruppi passano alle fasi finali per diventare campioni d’Italia.

Come è scattato l’amore/passione per questa pratica sportiva?
Già da molto piccolo amavo i film di guerra e mi affascinavano le armi, le divise e tutto ciò che riguardasse il mondo militare.
Poi, verso i 18 anni, ho scoperto questo sport e mi ci sono buttato a capofitto perchè vi era la possibilità di ricreare molti di quegli aspetti su cui fantasticavo e che amavo guardare nei film.

E’ facile trovare luoghi dove poter praticare Softair o avete dei problemi a riguardo?
E’ molto complicato trovare luoghi dove poter svolgere l’attività del Softair: diciamo che bisogna spostarsi nelle zone collinari per trovare i posti migliori che ti permettano di svolgere al meglio questa pratica sportiva.
Purtroppo si ha bisogno di molto spazio e di una vegetazione che regali ripari naturali come cespugli, alberi e, se si è fortunati, qualche costruzione abbandonata: più l’ambiente è ricco di particolarità, più si avrà la possibilità di ricreare giocate sempre più spettacolari.

Qual è l’equipaggiamento standard per un giocatore di Softair e dove si può reperire?
Innanzitutto bisogna dotarsi di un’ASG (Air Soft Gun), ovvero una replica perfettamente identica alle armi reali in tutto e per tutto tranne per la parte frontale del fucile che deve essere dipinta di rosso e ovviamente per le munizioni a pallini ovviamente inoffensive.
Dopo di che sono molto importanti le protezioni quali occhiali e sciarpe o comunque protezioni per la bocca che sono diventate obbligatorie nei campionati di quest’anno.
Un’altra cosa da avere tra il proprio equipaggiamento sono scarponi che fascino bene la caviglia per evitare distorsioni o storte, visto che si gioca in luoghi dove il terreno non è pianeggiante e uniforme e ciò talvolta può causare qualche problema. 
Infine la mimetica e i pallini sono le altre cose assolutamente necessarie per una domenica in compagnia all’insegna del softair.
Il materiale per lo più lo si acquista a San Marino a causa dei prezzi più bassi e vantaggiosi offerti rispetto alle grandi città italiane anche se comunque Parma è ben messa.
Il Ranger Team e il Caricat dei nostri amici Aldo e Angelo sono forniti di abbigliamento, protezioni, pallini e ASG.

Parma ha una buona realtà sportiva per quanto riguarda questa disciplina?
Sicuramente le province di Parma, Reggio Emilia e Modena offrono alcune fra le più grosse realtà a livello nazionale, sia come livello di gioco, sia come organizzazione delle squadre.
Un esempio possono essere i S.A.M. (Softair Montecchio), una delle le squadre più forti del panorama Italiano.

Ma è vero che i proiettili fanno male quando si è colpiti?
I proiettili, se così possiamo chiamarli, sono assolutamente innocui. Ovviamente bisogna avere il riguardo di spararsi da distanze di almeno 4-5 metri e l’effetto è quello di un forte pizzicotto.
I pallini sono di plastica, niente ceramiche nè piombini, e hanno il diametro di 6 mm. I pesi possono variare da 0,20 a 0,30 grammi e sono completamente biodegradabili, ovvero hanno la capacità di essere decomposti dalla natura permettendo il regolare mantenimento dell’equilibrio ecologico.

Se qualcuno volesse provare il Softair a chi si deve rivolgere?
Denominazione: Black Bones Air Soft Club
Sede: Parma
Anno di fondazione: 2009
Presidente: Davide Zampino
Vicepresidente: Mattia Morini
Segretario: Pierpaolo Schirone
Cell. 3332864410 (kobra) Davide
Cell. 3899979465 (mav) Pierpaolo
E-mail: blackbones@live.it
Internet: blackbones.forumfree.net

Chiunque voglia provare il Softair può contattarci per via telefonica o via mail agli indirizzi qui presenti.