Non si taglino quegli alberi

SMA MODENA

Le altre notizie pubblicate oggi
(non più in homepage)
___
10/08/2010
h.17.20

Se la questione non fosse più che seria, si potrebbe parafrasare un celebre detto popolare e limtarsi ad osservare: “Agosto, albero mio non ti conosco”!
L’ Amministrazione comunale , infatti , in questa estate ha eliminato, nonostante l’opposizione dei residenti, alberi importanti in Viale Europa ( in relazione al c.d. ponte a nord ) e vuole abbattere le importanti alberature del Lungoparma all’altezza di viale Romagnosi (a causa della c.d. piccola Ghiaia) e quelle di piazzale Salvo d’Acquisto (per realizzare il contestatissimo ed assurdo parcheggio a silos).
Il caso (ma è proprio solo il caso?) vuole che questi abbattimenti , cui si accompagna la distruzione di significativi angoli paesaggistici , siano legati ad alcune delle opere più discusse e discutibili decise dalle amministrazioni di centrodestra , ma la questione ha valore in sè e per sè.
E’ questa la città verde, cui si lega il nuovo piano urbanistico ? E’ questa la città dell’armonia ? E’ questa la città dei Cittadini e per i Cittadini ? E’ questa la “città europea”?
E’ evidente che sono scelte che vanno in senso antitetico rispetto a questi slogan, di cui questa Giunta si riempie la bocca , ma è ancor più evidente e preoccupante il danno che ne subisce la Città . E di questo sono ben consapevoli i Cittadini , che protestano inutilmente e senza essere degnati di un minimo cenno di attenzione da parte dell’ Amministrazione : è questa la sussidiarietà del centro-destra?
Più che altro, si è di fronte a decisioni prive di senso o, meglio, a senso unico : la realizzazione di opere di improbabile interesse pubblico, perseguita a prescindere dalla considerazione degli opposti interessi parimenti (anzi ancora più) pubblici e dalla ricerca di soluzioni contemperanti i diversi interessi in gioco. Il che dimostra anche l’incapacità di questa Amministrazione di imporre decisioni che contemperino la presunta innovazione con la salvaguardia del patrimonio verde della città, che appartiene tanto alla tradizione, quanto alla modernità.
Fermare lo scempio, là dove non compiuto, è doveroso: non ci possono essere ragioni, né tecniche né contrattuali, che tengano! Si rivedano i progetti e si trovino soluzioni che consentano di realizzare l’opera senza compiere lo scempio!
Più in generale, è necessario sapere quali altri abbattimenti sono previsti e quale politica del verde si intende attuare: come viene programmata e gestita, ad esempio, la conservazione del patrimonio arboreo?

Giorgio Pagliari
Marco Ablondi