Omofobia, è bagarre

SMA MODENA
lombatti_mar24

18/05/2011
h.14.50

Signor Direttore,
negare un posto di lavoro ad una persona per il suo orientamento sessuale, e’ discriminazione. Negare pero’ il matrimonio a due persone dello stesso sesso, non e’ discriminazione. Eppure c’è chi vuole tacciare di omofobia sia chi dice no al matrimonio gay, sia chi dice no alla possibilità di adozione da parte di persone legate da relazione omosessuale. Vogliamo chiamare anche ciò omofobia? Esiste quindi in tale termine una ambiguità di fondo.
Oggi in realtà assistiamo sempre più a una discriminazione al contrario, basti ricordare che lo stesso on. Rocco Buttiglione fu costretto a dimettersi da un importante incarico europeo solo perché aveva definito l’omosessualità un “atto intrinsecamente disordinato” così come descritto dallo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica al paragrafo 2357. Dalla omofobia stiamo forse passando alla cristianofobia?
Concordo perciò con la dissociazione del consigliere Gianfranco Zannoni, capogruppo di Impegno per Parma in Consiglio Comunale, dal patrocinio dato dal Comune di Parma alla giornata mondiale contro l’omofobia, ritenendola, nelle condizioni attuali, non opportuna ne’ nella forma ne’ nella sostanza. La faziosita’ si evince dalla scelta simbolica della stessa data (17 maggio) poiché in tale data, nel 1990, l’Oms ha tolto l’omosessualità dall’elenco delle malattie psichiatriche.
Non si dice pero’ che tale scelta fu presa in virtù più di pressioni socio-politiche che per motivazioni puramente scientifiche. Tutt’ora il dibattito professionale e’ aperto, se cioè l’omosessualità sia o meno una scelta, oppure se sia fortemente condizionata da soggiacenti condizioni “psichiche”. Basti pensare alla esperienza clinica del californiano dr. Joseph Nicolosi. Neppure lo stesso Sigmund Freud era convinto che fosse semplicemente un dato di natura. Quando un ente pubblico da’ il suo patrocinio e a quanto mi risulta anche denaro pubblico ( con la delibera n.486 del 13.05.11 e’ stato dato un contributo di 6000 euro), specialmente su un settore così delicato, deve essere garantita la “par condicio” di opinioni.
Cosa che e’ mancata! E questo in una città come Parma che si vuole “a misura di famiglia”. Affermare che non esiste una “famiglia omosessuale” e’ omofobia? Assistiamo perciò a una possibile “deriva laicista” del Comune di Parma e ritengo che sia il modo peggiore di iniziare la campagna elettorale che fra un anno porterà alla elezione del nuovo sindaco. Consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, anche di partiti di ispirazione cristiana, hanno firmato un “assegno in bianco” su un argomento che meritava molta più ponderazione e preparazione.
Inoltre mi lascia alquanto perplesso il cosiddetto “Tavolo operativo contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identita’ di genere”. Quando si parla di “genere” ci si rifa’ alla “Gender Theory” che prevede 5 generi, oltre al maschio e alla femmina, anche l’omosessuale maschio, l’omosessuale femmina e il transessuale. Si da’ per scontato che omosessualità e transessualità rappresentino addirittura una “identità”.
Nessuno ha mai dimostrato l’esistenza del gene dell’omosessualità. Nessuno ha mai dimostrato che esse sia genetica. Per cui la teoria del “genere” non ha basi ne’ logiche ne’ scientifiche. Sono perciò contrario al suo utilizzo all’interno di istituzioni pubbliche, in quanto fuorviante.
Nel suo libro “Oltre l’omosessualità” (2007) lo psicoterapeuta dr. Joseph Nicolosi, membro dell’ Associazione Americana di Psicologia e Direttore Sanitario del Thomas Aquinas Psychological Clinic, scrive che vi e’ “la richiesta di un numero crescente di persone, di essere aiutate ad uscire dal comportamento omosessuale, che praticano, ma in cui non si riconoscono, e a cui imputano il loro disagio psicologico ed esistenziale”.
Apriamo perciò un dibattito su tale argomento, ma a 360 gradi. “Oltre l’omosessualità”: e’ possibile?

Dr. Glauco Santi
Consigliere Quartiere Pablo di Parma

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18/05/2011
h.15.40

Per il capogruppo di Impegno per Parma in consiglio comunale Gianfranco Zannoni il patrocinio del Comune di Parma alla Giornata contro l’Omofobia è un errore perché gli omosessuali sono “un gruppo elitario che non è neppure una fascia debole della popolazione perché per me c’è l’obbligo di opporsi a tutte le discriminazioni e non soltanto a qualcuna”.
Secondo il capogruppo di Impegno per Parma nel consiglio del quartiere Pablo Glauco Santi gli omosessuali sono addirittura malati psichiatrici da curare. “L’Oms ha tolto l’omosessualità dall’elenco delle malattie psichiatriche – afferma Santi in una lettera alla stampa – Non si dice pero’ che tale scelta fu presa in virtù più di pressioni socio-politiche che per motivazioni puramente scientifiche. Tutt’ora il dibattito professionale e’ aperto, se cioè l’omosessualità sia o meno una scelta, oppure se sia fortemente condizionata da soggiacenti condizioni psichiche”.
Prese di posizione gravi e inaccettabili per il Partito della Rifondazione Comunista. “Ci fanno inorridire le parole di Santi ancora più di quelle pronunciate da Zannoni – attacca la segretaria provinciale Paola Varesi – Ci auguriamo che Zannoni e Santi non abbiano perlomeno nostalgia anche del triangolo rosa che i nazisti cucivano sulle divise degli omosessuali internati, il dubbio inizia a venire.
Consideriamo indecenti le parole di Zannoni e farneticanti quelle pronunciate da Glauco Santi. Chiediamo al sindaco Pietro Vignali e al presidente del quartiere Pablo Andrea Saccani di prendere immediatamente le distanze dalle inaccettabili dichiarazioni rilasciate dal consigliere Santi”.

Rifondazione Comunista Parma

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18/05/2011
h.16.00

Carlo Santacroce, Presidente dell’Associazione 3D-Democratici per pari Diritti e Dignità di lesbiche, gay, bisessuali e trans, interviene nel dibattito sviluppatosi a Parma dopo la contrarietà del Consigliere Zannoni al patrocinio del Comune per la giornata mondiale contro l’omofobia e alle successive gravi affermazioni del Consigliere Santi che associava l’omosessualità a una malattia psichica.
“I Consiglieri Zannoni e Santi, riflettano sulle autorevoli parole contenute nel messaggio inviato ieri dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che afferma, tra l’altro, come «non bisogna sottovalutare i rischi che l’abitudine all’uso nel discorso pubblico di allusioni irriverenti, lesive della dignità delle persone, contribuiscano a nutrire il terreno sul quale l’omofobia si radica. L’ostentazione in pubblico di atteggiamenti di irrisione nei confronti di omosessuali è inammissibile in società democraticamente adulte»”.
Il messaggio del Presidente è stato letto a Roma dal Presidente della Camera Fini che, proprio mentre il Consigliere Zannoni apriva questa assurda polemica, celebrava insieme al Ministro Carfagna e ad autorevoli Parlamentari tra cui l’On. Anna Paola Concia, la giornata mondiale contro l’omofobia.
Santacroce prosegue evidenziando come “mentre in tutto il resto di Europa, la politica intera, indipendentemente dagli schieramenti, è impegnata nel superamento dell’omofobia e di tutte le discriminazioni, in Italia abbiamo ancora esponenti politici non in grado di capire come la lotta a ogni discriminzazione rappresenti un loro preciso dovere e capaci, invece, di sostenere teorie infondate e razziste come quelle del Dottor Nicolosi”.
Sul tema interviene anche Sergio Lo Giudice, consigliere comunale Pd a Bologna e già presidente nazionale Arcigay.
“Le cosiddette “terapie riparative” citate da Santi sono condannate dall’intera comunità scientifica – pochi mesi fa anche dall’Ordine degli Psicologi del’Emilia Romagna – come infondate ed inefficaci, perché basate sul presupposto ideologico e antiscientifico che l’omosessualità sia una malattia da curare”
“Confido che alle farneticazioni razziste del consigliere della destra la città di Parma sappia rispondere con politiche di inclusione e di uguaglianza conformi alla normativa dell’Emilia Romagna, che ha inserito nel suo Statuto il principio di non discriminazione per orientamento sessuale. “
Santacroce aggiunge infine: “I Consiglieri Zannoni e Santi appaiono confondere il catechismo e la Costituzione. A loro ricordiamo che è a quest’ultima che, in qualità di rappresentanti delle nostre Istituzioni, devono obbligatoriamente rispondere nella gestione della cosa pubblica” e conclude rivolgendosi direttamente al Consigliere Zannoni: “Lei parla di non opportunità a procedere ad «integrazioni aggiuntive alla nostra Costituzione». Ci sembra che anche su questo emerga molta confusione: la nostra bella Costituzione non va affatto cambiata, contendendo già il principio di non discriminazioni e di piena di dignità di tutti e tutte, indipendentemente dall’orientamento sessuale o l’identità di genere, va semplicemente fatta rispettare; e questo è anche compito Suo.”

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19/05/2011
h.10.00

Le incredibili affermazioni del consigliere comunale Zannoni (omosessuali=privilegiati) e le farneticazioni del signor Santi del quartiere Pablo (omosessualità=malattia) penso abbiano già avuto una risposta dal nostro Presidente della Repubblica nel suo discorso in occasione della giornata contro l’omofobia. Vorrei semplicemente ricordare ai suddetti che:
A) nel rapporto 2011 di Amnesty International l’Italia è stata bocciata per le numerose aggressioni omofobe;
B) l’associazione ILGA nello stilare la graduatoria dei paesi civili che tutelano maggiormente le persone omosessuali ha collocato l’Italia agli ultimi posti,avanti solo a Cipro.
Anche recentemente le aggressioni omofobe non sono certo scomparse (aggressione di un giovane alla Bocconi), così come le assurde discriminazioni (vedi il caso della patente rifiutata a Brindisi ad un ragazzo in quanto gay).
C’è bisogno di una buona legge nazionale contro l’omofobia, come esiste in tutti i paesi civili. Ricordiamo che “se non ti mobiliti per difendere i dirittidi qualcuno che in quel momento ne è privato, quando poi intaccheranno i tuoi, nessuno si muoverà per te e ti ritroverai solo…” (H.Milk)

Emilio Sartori
Sinistra Ecologia Libertà