“Si deve eliminare dal Patto stabilità i piccoli Comuni”

30/03/2013
h.12.10

Durante la campagna elettorale Patrizia Maestri e Giorgio Pagliari si erano presi l’impegno di aprire le porte del Parlamento al territorio parmense.
Sono stati di parola. Trascorsi solo 33 giorni dal voto che li ha eletti, rispettivamente alla Camera e al Senato, venerdì scorso i due parlamentari del Pd hanno scritto (clicca qui) ai 46 Sindaci del parmense e al Commissario che regge Salsomaggiore, per divulgare una importante mozione (clicca qui) da loro sostenuta e firmata, che impegna il Governo ad allentare la morsa del patto di stabilità interno, causa principale del tracollo degli investimenti pubblici negli ultimi 5 anni.
In un lustro la spesa dei Sindaci a favore dei cittadini e delle imprese è diminuita del 23%, mentre, per assurdo, si è creato un accumulo nelle loro casse di circa 13 miliardi di euro.
La lettera ai Sindaci di Parma e provincia nasce “dalla necessità che sentiamo forte di collegare il lavoro parlamentare alle esigenze e al confronto col parmense e chi lo amministra”, hanno scritto Maestri e Pagliari.
Presentata dal Pd in entrambi i rami del Parlamento, la mozione dedica molta attenzione anche ai piccoli Comuni tra i 1.000 e i 5.000 abitanti, tipologia largamente presente nel parmense, specie in zona Appenninica e nella Bassa. Per loro si chiede l’esclusione immediata dal Patto.
Per tutti gli altri Comuni, invece, la mozione invita all’adozione “urgente”, di due provvedimenti vitali per gli Enti Locali: “Consentire di utilizzare le risorse a disposizione dei Comuni per procedere immediatamente al pagamento dei debiti pregressi nei confronti delle imprese” e permettere “una equilibrata politica di investimenti pubblici, rendendo così più flessibile il patto di stabilità interno”.

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