Una sala gremita e un pubblico di cinefili, studenti e appassionati hanno accolto ieri al Cinema Astra i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, ospiti del Parma Film Festival a sei anni dall’ultima partecipazione. Vincitori di due Palme d’Oro a Cannes, i registi belgi hanno raccontato quarant’anni di carriera, condividendo riflessioni sul loro approccio unico al cinema: “Non mostriamo casi sociali, ma persone – hanno spiegato –. Così lo spettatore si pone domande autonome, attraversando il film insieme ai personaggi”.
I Dardenne hanno parlato anche del loro rapporto artistico, definendolo una chimica naturale: condividono idee e metodi senza bisogno di discutere, dividendo i compiti ma mantenendo una visione comune.
Al festival è stato presentato in anteprima il loro ultimo film, Giovani Madri (2025), vincitore del Prix du scénario di Cannes e in arrivo domani nelle sale italiane. Il film segue cinque adolescenti accolte in una casa-famiglia, esplorando il loro percorso di maternità tra difficoltà e speranze per un futuro migliore. I registi hanno raccontato il lungo lavoro di osservazione nella struttura e la ricerca di attori spesso alle prime esperienze sullo schermo.
Non sono mancati commenti sullo stato del cinema contemporaneo: i Dardenne hanno criticato l’eventuale soppressione delle sovvenzioni negli Stati Uniti e invitato piattaforme come Netflix a sostenere le produzioni internazionali, trasformando gli abbonamenti in un vero supporto al cinema.
La programmazione del festival prosegue con masterclass, cortometraggi finalisti del Premio Anna Mattioli e proiezioni speciali, tra cui Portuali di Perla Sardella e Divine Comedy di Ali Asgari.
Gli appuntamenti del Parma Film Festival sono gratuiti e a ingresso libero fino ad esaurimento posti (salvo dove indicato diversamente e per le proiezioni a pagamento con prenotazione consigliata, maggiori informazioni su www.parmafilmfestival.it).
Foto: Parma Film Festival

