
Una visita strategica, quella dell’assessora regionale Irene Priolo al Cepim – Interporto di Parma, che ha riacceso i riflettori su uno dei principali poli logistici del territorio emiliano. Accolta dall’amministratore delegato Fabio Rufini e dal presidente Gianpaolo Serpagli, l’assessora ha toccato con mano l’evoluzione infrastrutturale del sito, che si prepara a compiere un decisivo salto di qualità in chiave sostenibile e intermodale.
Tra i temi centrali dell’incontro, il nuovo terminal ferroviario e la viabilità di accesso, interventi ormai in fase di completamento anche grazie al sostegno della Regione. Il focus si è poi spostato sul parcheggio sicuro per mezzi pesanti, in apertura entro la fine dell’anno: un’infrastruttura attesa, che offrirà agli autotrasportatori la possibilità di sostare in sicurezza all’interno del perimetro interportuale.
Ma lo sguardo è già rivolto al domani. «Nei prossimi anni sarà fondamentale compiere scelte urbanistiche strategiche – ha dichiarato Serpagli –. Con il nuovo terminal, Cepim ha dato vita all’opera logistica più rilevante inaugurata nel parmense negli ultimi anni. Il dialogo con le istituzioni resta fondamentale per sostenere questo slancio».
Il nodo chiave resta lo spazio: l’interporto è oggi saturo, segno evidente della crescente domanda da parte di imprese locali e operatori internazionali. Da qui la necessità di pianificare nuove superfici e servizi adeguati. «È il momento di pensare in grande – ha affermato Rufini –. Parma ha tutte le carte per rafforzare la sua centralità nel sistema logistico italiano».
L’elettrificazione dei binari – che consentirà al Cepim di entrare nella rete ufficiale delle stazioni ferroviarie – rappresenta un altro tassello decisivo. Una trasformazione sostenibile che la Regione intende accompagnare, come confermato da Priolo: «Il Cepim è una realtà dinamica, perfettamente allineata alla nostra visione di logistica sostenibile e integrata. Il lavoro svolto finora è solido, ma ancora più importanti sono le basi che si stanno gettando per il futuro».
La visita si inserisce in un percorso più ampio di collaborazione tra istituzioni e attori del settore, con l’ambizione condivisa di consolidare l’Emilia-Romagna come hub centrale e verde per il trasporto merci su scala europea.