
Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Emilia-Romagna nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.
La provincia di Parma segna un calo di immatricolazioni di autobus di oltre il 79%
Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.
L’Emilia-Romagna segue il trend in discesa del Paese e immatricola ben 305 targhe in meno rispetto al 2021, registrando così il -14,7%.
La Provincia di Parma resta sulla stessa linea e segna un calo del -11,9%, con 310 nuovi mezzi.
Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.
Uno scenario contrastante, seppur a livelli minimi, si presenta in Emila Romagna: la regione segna una crescita dello 0,6%, immatricolando 310 mezzi (solo 2 targhe in più rispetto al 2021).
Con la tendenza più negativa della Regione, Parma e Provincia registrano un meno 79,6% di immatricolazione di nuovi autobus: sono stati 11 nel 2022, rispetto ai 54 del 2021.
Autobus: In Provincia di Parma il 18,5% sono a metano
Per quanto concerne l’alimentazione, nel 2022 la situazione nazionale del parco circolante settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).
In Emilia-Romagna l’elettrico tocca lo 0,3% mentre l’ibrido sale fino allo 0,8%. Il gasolio rimane preponderante e copre l’89,1% del parco circolante; il metano è quasi al 4,6% e la benzina poco sopra il 3%.
In linea con la percentuale regionale, Parma e Provincia hanno lo 0,1% di autocarri elettrici e lo 0,7% di ibridi. I mezzi a gasolio si attestano all’89,4%.
Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).
In Emilia-Romagna le alimentazioni ibride ed elettriche segnalano rispettivamente lo 0,4% e lo 0,6%. Il gasolio raggiunge l’81,2% e il metano sfiora il 16%. Il ricorso alla benzina è pressoché nullo.
A Parma il 18,5% degli autobus è a metano, i mezzi a gasolio (81,1%) sono invece in linea con la tendenza Regionale. Nel 2022 non si registrano mezzi ibridi ed elettrici.
Trasporto persone, nella la Provincia di Parma le classi più giovani e meno inquinanti (Euro 5 ed Euro 6) rappresentano il 67,2%, la percentuale più alta della Regione
Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.
La situazione è migliore in Emilia Romagna, dove gli Euro 0 calano e registrano il 10,6% (nel 2021 la quota era dell’11,1%) e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 raggiungono una percentuale del 26,2%. Le classi meno inquinanti, Euro 5 e 6, si arrampicano quasi al 42%.
A Parma e Provincia gli Euro 0 rappresentano una quota pari al 11,3% del parco circolante. Invece la categoria meno inquinante (Euro 6) è una delle più alte della Regione (29,8%). Un dato positivo che se sommato al 13% dei mezzi a Euro 5 fa registrare il 42,9% delle classi meno inquinanti e più giovani.
In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.
Nettamente migliore la situazione in Emilia Romagna, dove gli Euro 0 sono ormai soltanto il 5,6% del parco circolante, mentre gli Euro 5 ed Euro 6 aumentano e arrivano addirittura al 58,3% (nel 2021 si attestavano al 53,2%).
La situazione è ancora più rosea nella provincia di Parma: qui, gli Euro 0 sono il 3,6%, mentre le classi più giovani e meno inquinanti Euro 5 ed Euro 6 rappresentano il 67,2%, la percentuale più alta della Regione.
Classifica Top50, le 50 persone più influenti di Parma (aggiornamento luglio 2023)
Nella Provincia di Parma il 22,6% degli autobus ha tra i 2 e 5 anni, quelli oltre i 30 anno sono solo il 2,9%
Nell’analisi per fasce di anzianità, nel 2022 il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).
In Emilia Romagna la fascia d’età più diffusa si alza rispetto al 2021 e si allinea all’andamento nazionale con il 18,7% di mezzi tra i 20 e i 30 anni. Le percentuali si abbassano considerando le categorie più giovani: il 37,8% dei mezzi ha massimo 10 anni e poco più del 4% ha al massimo 1 anno. I mezzi oltre i 30 anni sono l’11,8%.
A Parma e Provincia il 17,9% dei mezzi ha tra i 5 e i 10 anni. I mezzi che hanno al massimo un anno sono il 3,6%. Gli autocarri più datati, quelli sopra i 30 anni, sono invece il 12,7%.
La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). La situazione migliora in Emilia Romagna, dove la fascia di oltre 20 anni scende al 19,2% e quella di massimo 5 anni sfiora il 26%. La fascia più rappresentata è quella tra i 15 e i 20 anni (20,7%).
Nella Provincia di Parma la fascia più rappresentata è quella tra i 2 e i 5 anni (22,6%). A seguire ci sono gli autobus che hanno tra i 10 e 15 anni (20,3%), quelli che hanno oltre i 30 anni sono invece 2,9% una delle percentuali più basse della regione.
[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI