Parma ricorda le vittime dello scoppio del Cattani: un nuovo albero per il “Bosco del Ricordo”

L’impegno di Sodales per coltivare il ricordo delle vittime e la memoria collettiva

di Tatiana Cogo

Sono passati quarantasei anni da quel 13 novembre 1979, quando il crollo del padiglione Cattani dell’Ospedale Maggiore sconvolse Parma e causò la morte di ventuno persone tra operatori sanitari, pazienti e familiari.

Anche quest’anno l’Associazione Sodales odv, insieme all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, ha rinnovato il proprio impegno nella memoria e nella cura, con una cerimonia al Bosco del Ricordo, all’ingresso di via Volturno, accanto alla stele che riporta i nomi delle vittime.

Durante la commemorazione è stato messo a dimora un sambuco, insieme a un cespuglio di margherite gialle e a una rosa, quale simbolo di memoria e continuità. Le nuove piante andranno ad arricchire questo spazio verde, cresciuto nel tempo come segno tangibile di una memoria condivisa e viva.

Alla cerimonia erano presenti i volontari dell’associazione, con il presidente Fabrizio Savani, i familiari delle vittime e i rappresentanti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Lorenzo Bellini, Daniele Maiorano e Giuseppe Munacò, che hanno ricordato come il Bosco del Ricordo “non sia solo un luogo di memoria, ma anche un rifugio di quiete e speranza per chi ogni giorno entra in ospedale per curare, per essere curato o per accompagnare una persona cara”.

“Ogni anno – ha aggiunto Savani – accudiamo questi alberi e cespugli come si accudisce una storia: con rispetto, continuità e presenza. Coltivare il Bosco del Ricordo significa custodire la memoria della tragedia del Cattani e, insieme, promuovere una cultura della cura e dell’ambiente che guarda al futuro.”

Il Bosco del Ricordo continua così a crescere, intrecciando memoria, natura e comunità in un luogo che restituisce alla città un segno di vita, di partecipazione e di responsabilità condivisa.

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