
01/12/2012
h.11.20
E’ indecente e suicida per un partito e per una coalizione che si faccia di tutto per limitare la partecipazione della gente al fine di consentire all’apparato di vincere e ai professionisti della politica di continuare a poter “campare” di politica. E’ quello che sta succedendo in queste primarie nazionali del centrosinistra.
Bersani e i suoi fiancheggiatori politici le hanno provate tutte per farsi le regole su misura per avere la certezza di vincere, con alterne fortune perchè a tutto c’è un limite, anche normativo (vedi leggi della privacy).
Ha introdotto una registrazione preventiva che non c’era mai stata, poi ha provato ad imporre la registrazione in altro luogo rispetto al gazebo, poi la sottoscrizione di un appello da rendere pubblico, poi un’adesione ad un Albo degli elettori consultabile (per fortuna negatogli dal Garante della Privacy), poi il ballottaggio, poi la possibilità di voto al ballottaggio solo a chi ha votato al primo turno (salvo casi di giustificato impedimento)… Ma in questi giorni vediamo che anche questa iscrizione per il secondo turno è impedita: su 1285 richieste di nuovi elettori per il ballottaggio a Parma ne sono state accolte solo 10. Sarebbe interessante sapere chi sono questi dieci fortunati: magari scopriamo che sono dieci anziani che voteranno per Bersani!
Alla luce di questa brutta vicenda nazionale, vogliamo spezzare una lancia in favore del centrosinistra di Parma che, al di là di quello che è stato l’esito finale delle elezioni comunali, definì per le sue primarie locali regole che allargavano la partecipazione nel modo più ampio possibile, senza porre barriere, senza inventarsi artifizi “ad personam”.
Caro Bersani, se alle primarie bisogna giocare a ciapanò, si fa più bella figura a fare delle consultazioni di partito. Si è anche meno ipocriti.
iMille
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