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01/12/2010
Penso ormai sia chiaro a tutti che il Termovalorizzatore (TVC) sia un enorme affare per IREN senza alcuna convenienza per i cittadini della Provincia di Parma.
Nessun vantaggio di natura economica perché la tariffa rifiuti rimarrà, se va bene, invariata ai livelli attuali (la più alta dell’Emilia-Romagna come oggi riconosce la stessa Azienda), e la sostituzione delle attuali caldaie a metano con il sistema del teleriscaldamento porterà solo un aggravio dei costi per gli utenti nonché il rischio di malfunzionamenti e disservizi.
Il TVC non porterà inoltre nessun beneficio di natura ambientale. Al contrario su una zona considerata ad alto rischio ambientale (la pianura padana è una delle tre zone più inquinate del pianeta) verranno immessi –per un periodo di 25 anni!! – circa 800 milioni di metri cubi /anno di fumi, con un carico di CO2, ossido di azoto,metalli pesanti, diossine, furani e micro polveri, che provocheranno danni enormi alla salute dei cittadini ed al comparto agro-alimentare oggi difficilmente commensurabili.
Quello che però lascia sgomenti è il muro di gomma,la consegna al silenzio che su questo tema si sono dati le istituzioni pubbliche e, ovviamente, IREN. Malgrado precisi impegni assunti con delibera comunale, non viene fornito ai cittadini il piano economico-finanziario da cui si chiarirebbe la dinamica dei flussi dei 25 anni successivi all’entrata in funzione del TVC. Fortunatamente viene in aiuto un quadro tecnico-economico di ENIA, recapitato in forma anonima alle testate cittadine,dal quale si deducono dati e cifre che lasciano interdetti. Trecentoquindici milioni di euro di investimento totale quando ci avevano sempre parlato di centottanta milioni. Di questi 315 milioni si scopre che 205 sono per la Fase 1, 65 per il teleriscaldamento e 45 per le Fasi 2 e 3 “opzionali ,soggette a scelte discrezionali della società”. Siamo al totale arbitrio di IREN!! …
Venendo poi alla Raccolta Differenziata (R.D.), dal documento si evince che il “target” della R.D. nel 2012 è per IREN del 56,4% su base provinciale, pari a 156.000 ton di Rifiuti Urbani. Il Piano provinciale prevede però, su 277.000 ton di R.U. raccolte nel 2012, di bruciarne 70.000 ton, oltre a 32.000 ton di Rifiuti speciali,8.000 ton di Rifiuti ingombranti, ospedalieri e cimiteriali e 20.000 ton di fanghi essiccati, per un totale di 130.000 ton. Mancano all’appello 51.000 ton di R.U. (277.000-156.000-70.000=51.000) che, sempre secondo il Piano Provinciale, vengono recuperate in altro modo.
Quindi, conti alla mano, l’alternativa esiste già. Basta infatti spingere la Raccolta Differenziata al 65%, obiettivo che la stessa Provincia di Parma dichiara di porsi per il 2012, per avere 180.000ton di R.D. che, sommate alle 51.000 ton diversamente recuperate, darebbero un totale di 231.000 ton su una raccolta di 277.000! E badate bene che non sussistono problemi per spingere la Raccolta Differenziata fino al 75-80%, come già avviene oggi in alcuni Comuni della Bassa (Soragna 80,6%,Trecasali 79,6% Roccabianca 79%, Zibello 77,7%, Polesine 76,7%, Sissa 76%, S.Secondo 75,9%), recuperando pressoché totalmente preziosi materiali quali carta, legno, tessuti e pericolosi inquinanti come le plastiche, per avviarli al riutilizzo invece che bruciarli rendendo del tutto inutile la costruzione del Forno Inceneritore: basta solo volerla e organizzarla! E’ chiaro che per una società come IREN, che nulla ha a che vedere con le nostre vecchie municipalizzate AMNU e AMPS, la Raccolta Differenziata non rappresenta un‘opportunità di guadagno ma solo un fastidioso servizio poco remunerativo.
Col TVC invece IREN prevede di conseguire (così si legge sul documento ENIA) 20 milioni anno di flusso di cassa incrementale! Sapete cosa significa? Che oltre agli incassi derivanti dallo smaltimento dei rifiuti, ammontanti a circa 21 milioni di euro /anno (160 euro x 130.000 ton /anno) vanno aggiunti 20 milioni anno “derivanti dal recupero energetico ed al trattamento dei fanghi di depurazione”, per un totale di 41 milioni di incasso per anno che, moltiplicati per 25 anni, danno 1.025 milioni di euro!!!
Capite ora perché IREN non vuole rendere pubblico il Piano economico-finanziario? Capite perché vogliono farci credere che non esistono alternative alla termodistruzione?
E secondo voi,con questi ricavi colossali, IREN si fermerà a incenerire “solo” 130.000 ton/ anno?….
PIETRO DE ANGELIS
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Video de “la locomotiva lanciata a bomba contro l’inceneritore di Parma!” (produced by Andrea Marsiletti)