
Nel tardo pomeriggio il sindaco Federico Pizzarotti ha convocato stampa al Workout Pasubio per spiegare più nel dettaglio le motivazioni che lo hanno portato a ricandidarsi, come annunciato sabato su Facebook tramite un video (leggi).
“Ci abbiamo pensato veramente tanto se ricandidarci o no” esordisce Pizzarotti. “E’ stata una decisione molto mediata, collettiva. Abbiamo scelto questa location del Wopa per il suo valore simbolico: era uno spazio di un’azienda fallita, che abbiamo rimesso a posto in modo partecipato tramite un concorso di idee e una giuria di architetti. Una struttura che si trova in una delle zone più problematiche di Parma, quella che mi ha visto nascere e crescere. In questi anni abbiamo fatto centinaia di incontri di ascolto dei cittadini, oltre all’ascolto molto rilevante via email e via facebook. Da questo ascolto la frase che usciva più ricorrente è stata: ‘Tenete duro, non mollate, andate avanti’. Ecco, oggi andiamo avanti. Anche perchè quello del sindaco è il lavoro più bello e difficile del mondo. E’ il ruolo più vicino alla città e i cittadini.”
“Siamo partiti con il gruppo Comune di Parma gravato da 870 milioni di euro di debiti. Abbiamo messo i conti in ordine mantenendo alto il livello dei nostri servizi come nella tradizione della nostra città. Avevamo debiti e cantieri fermi… oggi dobbiamo completare solo il Teatro dei Dialetti” prosegue Pizzarotti. “Abbiamo cercato di realizzare una Parma equilibrata, che metta al centro le persone, che ricerchi soluzioni ai problemi senza limitarsi all’elenco delle cose che non vanno. Una Parma a misura d’uomo che deve credere in se stessa e potenzi i suoi punti di forza che tutti le riconoscono. Produrremo un bilancio di fine mandato evidenziando le opere realizzate, gli impegni che siamo riusciti a rispettare e quelli no. La bilancia penderà sicuramente più sulle cose fatte.”
“Abbiamo sempre guardato all’obiettivo finale, non al consenso o ai sondaggi. Abbiamo tenuto duro sul lavoro dell’assessore Folli sulla raccolta differenziata anche se qualcuno lo ha strumentalizzato e lo strumentalizzerà. Sarebbe stato più facile cedere. Ma oggi Parma è un punto di riferimento in Italia e in Europa nella metodologia di raccolta dei rifiuti, col il 74% di raccolta differenziata.”
Interrogato sulle indagini giudiziarie, Pizzarotti risponde che “un sindaco deve mettere in conto il tema delle indagini. Nel caso del Teatro Regio siamo usciti a testa alta, parimenti sono certo usciremo bene dagli altri procedimenti in corso. La mia tranquillità su quello che abbiamo fatto è massima.”
Poi Pizzarotti affronta le questioni più politiche: “Alcuni degli assessori e dei consiglieri hanno già dato la loro disponibilità a ricandidarsi, altri per motivi personali o professionali non entreranno in lista ma non ci faranno mancare il loro supporto. Li ringrazio di cuore per l’impegno in questi anni, e ringrazio già tutti coloro che vorranno collaborare con noi e mettersi a disposizione della città. Sono tutti bene accetti.”
In cosa non mi sono sentito libero? “In niente, chi mi conosce lo sa. L’epilogo del rapporto con il M5S lo sta a dimostrare: non ci siamo piegati a fare gli yesmen. Il fatto di essere liberi ci consente di parlare con tutti, di mettere al centro solo la città, non le ideologie, gli schieramenti, i partiti, le correnti, gli interessi personali. Non guardo all’elettorato del M5S o di altri partiti ma, come abbiamo sempre detto, solo ai cittadini.”
Alleanza con i partiti? “No, il tema dei partiti non ci ha mai appassionato. A parte Forza Italia e Lega (per fortuna!), mi hanno abbinato a tutti i partiti. In realtà sono stati i partiti a volersi abbinare alla nostra Amministrazione e ai suoi risultati raggiunti.”
Se bussa il movimento di Pisapia, cosa dirà? “Ascolteremo tutti ma non ci apriremo ad alleanze partitiche. Quelle di Ubaldi e Vignali non erano liste civiche, ma il nascondimento di partiti che si vergognavano di metterci la loro faccia. Il nostro non è un civismo mascherato.” PrD