Ponte Europa, posata la prima pietra

SMA MODENA
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17/04/2010
h.11.20

I lavori per realizzare il nuovo ponte Europa sono partiti. La struttura, che collegherà via Reggio e via Europa, sarà ultimata, salvo imprevisti, a febbraio del 2012.
Il ponte ospiterà una strada a quattro corsie, una pista ciclopedonale all’aperto e un percorso pedonale coperto sul lato sud, su due piani, larghi ciascuno tra i 10 e i 14 metri, destinati ad uso pubblico e che potrebbe, un domani, essere utilizzato come spazio espositivo.
La realizzazione dell’opera è possibile grazie ai finanziamenti legati all’arrivo in città dell’Efsa. La cifra destinata a questa struttura ammonta a circa 25 milioni di euro.
Il nome del nuovo ponte, che si chiamerà ponte Europa, è stato deciso in una delle ultime sedute della commissione toponomastica a cui è seguito il via libera definitivo da parte della giunta.

Prevista la realizzazione di un “doppio ponte
Saranno realizzate due strutture distinte, ma posate sugli stessi piloni. Da un lato verrà ospitato un ponte tradizionale, che ospiterà la strada a quattro corsie per il transito delle automobili, completa di pista ciclabile e passaggio pedonale.
La seconda invece fungerà da passerella pedonale, e ospiterà anche lo spazio coperto su due piani: la struttura, realizzata in acciaio, che si svilupperà per l’intera lunghezza del ponte, presenterà sul lato nord ampie pareti vetrate a tutta altezza (pari a oltre 13 metri) mentre sul lato sud, che guarda verso il centro storico, si alterneranno spazi vetrati a spazi ciechi realizzati prolungando la copertura per creare una sorta di “onda” rovesciata che lascia scoperti punti da cui sarà possibile la percezione del panorama della città.

Passaggio pedonale trasformabile in spazio espositivo
Lo spazio coperto su due piani fungerà inizialmente da percorso pedonale, ma questi spazi potranno essere utilizzati anche per ospitare particolari manifestazioni. L’intenzione dell’amministrazione è quello di trasformare la «galleria» in uno spazio espositivo permanente.
A tal proposito è stato predisposto uno studio a cura della Triennale di Milano per valutare la fattibilità in questo volume di un museo del “Food Design” inteso come uno spazio per sedimentazione e la promozione della memoria e della conoscenza alimentare non solo locale ma anche europea.

La nuova viabilità della zona
Il nuovo ponte, lungo oltre 160 metri, sarà collegato a via Reggio e via Europa grazie a due rotatorie. Tramite un sottopasso in corso di ultimazione, verrà collegata l’area in cui sorgerà la sede Efsa con via Reggio e quindi con il ponte. Dall’altro lato invece via Brennero, oggi strada cieca, all’angolo con via Sassari verrà prolungata e collegata alla nuova rotatoria su via Europa. La nuova infrastruttura arriverà a legare via Reggio con la parte Nord del cantiere della nuova stazione. Grazie al prolungamento di via Brennero verrà inoltre di fatto collegata via Trento con via Reggio.

Prevista la realizzazione di due edifici
Oltre al ponte, è prevista anche la realizzazione di una torre di 3.500 metri quadrati destinati a direzionale (uffici) ad uso pubblico, e un secondo edificio di circa 4.100 metri quadrati che ospiterà un albergo-residence, entrambi sul lato di via Reggio. Sotto gli stabili troveranno posto parcheggi sotterranei pubblici e privati. La realizzazione dell’intero complesso di interventi (ponte ed edifici) è attuata attraverso una concessione di costruzione e gestione, regolata da una convenzione che prevede il godimento degli stabili che sorgeranno sul lato di via Reggio da parte del concessionario che si è aggiudicato i lavori, ovvero dalla associazione di imprese tra l’Impresa Pizzarotti e l’Impresa Codelfa.

Le dichiarazioni
L’avvio dei lavori per il nuovo ponte Europa – dichiara il sindaco Pietro Vignalisegue l’apertura di altri importanti cantieri che porteranno alla realizzazione di opere destinate a cambiare radicalmente questa zona della città, su tutte la nuova stazione e la sede dell’Efsa, rendendola uno dei cuori pulsanti della Parma del futuro. Una volta ultimata questa struttura – che ha ricevuto il plauso di varie autorità europee e nazionali: il presidente del consiglio, il presidente della commissione europea, la direttrice dell’Efsa – sarà possibile dar vita a una nuova viabilità che permetterà di collegare il cuore del quartiere San Leonardo e, più in generale, la zona Nord-Est, con il quartiere Pablo e la zona Nord-Ovest. Il ponte Europa però è stato pensato anche per essere vissuto grazie al percorso pedonale su due piani trasformabile in uno spazio espositivo”.

Il vicesindaco Paolo Buzzi afferma: “Abbiamo voluto un ponte che ovviamente rappresenta una struttura viabilistica utile alla città per il nuovo collegamento che determina, ma attraverso la sua struttura architettonica e le sue funzioni abbiamo voluto anche sottolineare lo sforzo di riqualificazione e di modernità cui tende oggi la nostra città nel suo complesso. Infatti, è evidente che il Ponte Europa collega due quadranti della città, quello Nord -Est e quello Nord-Ovest, soggetti a profonde trasformazioni nei prossimi anni, quasi a volerne rappresentare fisicamente la riqualificazione senza soluzione di continuità. Sono convinto che fra qualche anno l’immagine di Parma sarà veicolata nel mondo non solo attraverso l’immagine del Duomo, del Battistero o del Teatro Regio, ma anche attraverso questa costruzione ardita e strabiliante” .

Come responsabile di Authority Stu – spiega Francesco Fochisoggetto appaltante per quest’opera, sono particolarmente soddisfatto ed orgoglioso di partecipare all’evento che formalizza l’inizio della costruzione del nuovo Ponte Nord e chiude una fase di pianificazione urbanistica, progettazione concettuale e preliminare e progettazione esecutiva di un’opera di grande significato per la città. Il ponte infatti si prefigge finalità non solo di ordine viabilistico ma anche di socializzazione e riqualificazione di una parte importante di Parma. Permetterà l’accesso veloce e diretto alla nuova sede dell’Efsa e consentirà inoltre di congiungere i quartieri nordorientali della città con quelli nordoccidentali, per i quali è stata pianificata una riqualificazione urbana sulla base delle idee e dei progetti di importanti urbanisti. Il ponte rappresenta un segno di architettura moderna che deve trovare un suo equilibrio con gli stili architettonici che caratterizzeranno i progetti inerenti i due comparti precedentemente citati”.