
22/09/2011
h.11.00
Anche quest’anno Parma non ha perso occasione di infangarsi con il suo “festival del prosciutto”. Macellai orgogliosi con coccarde tricolori,corriere dirette verso i lager, odori nauseabondi per tutto il centro …….. Ci colpiscono sempre, tra le altre, le persone che si fermano a mangiare il panino con il cagnetto al guinzaglio. Non sono sempre due animali?
Non hanno forse un muso, due orecchie, due occhi, ecc. ecc. ….? Ma quando succede qualcosa al caro fido tutti scandalizzati a puntare il dito, non ha forse pari dignità ogni maialino? Ma guarda un pò, migliaia di animali macellati per l’industria della mal nutrizione vengono dimenticati. Qui non si parla di “cultura” o “tradizione” ma di azioni a dir poco abominevoli che meriterebbero l’incarcerazione dei soggetti che le compiono e di quelli che le incoraggiano.
Slow food? Di slow c’è solo la digestione di queste fettine di cadavere che stazionano per ore ed ore nell’intestino umano lungo e spugnoso (attenzione: non è un frigorifero) putrefacendosi. Siamo fatti di corpo e coscienza e tutta questa ondata di morte non fa male solo all’anima ma anche alla salute, infatti sono ormai note tutte le patologie che provoca un’alimentazione carnea.
I grandi nomi dell’industria del cadavere puntano su illusioni, pubblicità e falsi miti per innalzare i loro affari, ma è diritto (e dovere) di tutti informarsi riguardo quello che consumiamo, quello che introduciamo ogni giorno nella macchina perfetta che è il nostro organismo.
Ogni giorno assumiamo non quella che è la vera medicina ma quella falsa che cerca di soffocare i sintomi di un organismo che non funziona. Basta azzerare i pregiudizi e abbattere i muri mentali che fin da bambini ci impongono di cambiare le cose in meglio. E’ possibile: basta volerlo.
ANIMALS FREEDOM PARMA