30/01/2012
h.17.30
“Grazie anche agli emendamenti presentati dal Partito Democratico nel decreto Milleproroghe sono stati accolti provvedimenti in favore della montagna attesi da molto tempo.” A comunicarlo è il consigliere regionale del PD Gabriele Ferrari (nella foto).
“In particolare – sottolinea Ferrari – si tratta di tre specifici provvedimenti: l’articolo 11 differisce i termini per le autorizzazioni in materia di impianti a fune che, previa verifica da parte degli organi tecnici, potranno avere una proroga di due anni. Sono, poi, stati previsti stanziamenti per l’efficienza dei generatori di energia elettrica prodotta nei rifugi di montagna per un valore pari a 1,6 milioni di euro. L’articolo 15, inoltre, prevede il finanziamento per le attività del Corpo nazionale del soccorso alpino.”
“Le buone notizie per la montagna – prosegue il consigliere regionale – non finiscono qui: la scorsa settimana il ministro Gnudi ha dato notizia che sono stati finalmente sbloccati dal Cipe 54 milioni di euro a favore del Fondo nazionale per la montagna.”
“Dopo tre anni, questi sono i primi provvedimenti significativi in favore della montagna e anche per l’Appennino parmense si aprono nuove possibilità. A questo punto – conclude Ferrari – ci auguriamo che il Senato approvi altre norme già approvate dalla Camera, tra le quali le agevolazioni sulle accise per il consumo di gpl e gasolio per chi opera in montagna”.
Anche la parlamentare del PD Carmen Motta è intervenuta sul tema: “Per domani è previsto il voto finale sul decreto milleproroghe alla Camera dei Deputati, provvedimento nel quale sono stati accolti alcuni emendamenti, proposti dal Partito Democratico, e sostenuti dal Gruppo Amici della Montagna del Parlamento italiano, di cui faccio parte.
Si tratta in particolare della norma che salva gli stanziamenti pari a 1,6 milioni di euro per l’efficienza dei generatori di energia elettrica prodotta nei rifugi di alta montagna, del finanziamento di 250 mila euro per il pagamento delle quote assicurative dei volontari del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico necessarie per non interrompere il servizio delle squadre di soccorso in montagna, in grotta e in ambiente impervio al quale il CNSAS del Club Alpino Italiano è tenuto per legge, della proroga dei termini in materia di impianti funiviari. Inoltre, finalmente dopo tre anni di inazione governativa al riguardo, sono stati sbloccati dal CIPE 54 milioni di euro per il Fondo nazionale della montagna.
Finalmente alcune buone notizie per la montagna italiana alle quali si dovrebbero aggiungere, speriamo presto, i finanziamenti per il contenimento del dissesto idrogeologico già concordati con le regioni e fondamentali anche per i nostri territori”.