
A più di tre anni dalla scadenza del contratto collettivo nazionale della Ristorazione collettiva e commerciale che interessa lavoratrici e lavoratori impiegati anche, ma non solo, nelle mense scolastiche, negli ospedali e nelle case di riposo, rimane uno stallo che non consente di garantire salari più dignitosi alle maestranze del settore.
La trattativa è stata inoltre resa complicata dalle associazioni datoriali ANGEM ed ANIR, che, adottando un comportamento irresponsabile, disconoscono il percorso trattante, arrivando a minacciare di non applicare un eventuale contratto sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali più rappresentative e dalle altre associazioni di categoria.
In un contesto economico ancora compromesso dall’aumento dell’inflazione, negare il doveroso adeguamento dello stipendio costituisce l’ennesima umiliazione a chi si prende cura ogni giorno dei nostri figli e dei nostri anziani attraverso la preparazione dei pasti. I sindacati, che si battono ogni giorno anche per riconoscere pari dignità al lavoro femminile, valutiano come grave provocazione il rifiuto di adeguare al costo della vita il salario di migliaia di dipendenti, le quali sono assunte nella quasi totalità attraverso contratti part-time involontari.
Queste le motivazioni che hanno indotto FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL ad indire per la giornata del 4 giugno lo sciopero nazionale (intera giornata o turno di lavoro). A Parma si terrà un presidio davanti alla Prefettura, in strada Repubblica, 39, dalle ore 9:30 alle ore 11:00.
