Saldi 2017 a Parma: l’analisi di Ascom sulle vendite

SMA MODENA

Come di consueto, il Centro studi di Ascom Parma ha realizzato un’indagine congiunturale sui saldi estivi intervistando un campione di imprese commerciali di Parma e provincia, composto da punti vendita appartenenti a diverse categorie, in particolare abbigliamento e calzature. Di seguito vengono sintetizzati i principali risultati.

L’indagine ha evidenziato in sintesi che per il 50% delle aziende le vendite durante il periodo dei saldi sono state in aumento o stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (come mostrato nel grafico) e il restante 50% suddiviso tra chi non sa rispondere (15%) e chi evidenzia un calo (35%) . In particolare, e in linea con il dato regionale, rispetto all’estate 2016 è maggiore il numero di operatori che dichiara un aumento (dal 15% del 2016 si è passati al 26% ).

“In base ai nostri dati si evince dunque che – afferma Cristina Mazza Vice Direttore Ascom – nonostante il caldo eccessivo abbia sfavorito lo shopping nei centri storici, si è comunque verificato un picco di acquisti nei primissimi giorni di saldi. Infatti, il 60% circa degli intervistati ha dichiarato un aumento delle vendite rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente, dato che però si è via via ridotto stabilizzandosi oggi, ad un mese di distanza dall’avvio delle vendite di fine stagione, al 26% circa degli operatori che dichiarano un aumento”.

L’indagine conferma inoltre la razionalità del processo di acquisto in saldo che risponde a scelte programmate e ponderate da parte di un consumatore sempre più attento ed esigente. Le tendenze evidenziate sono aspettare i saldi per i propri acquisti (16%), limitare le spese allo stretto necessario (5%), valutare attentamente il prezzo (21%) e verificare il prezzo scontato (8% dei casi).
Anche i valori della spesa pro-capite che si attestano intorno a 70 euro sono in linea con i valori riscontrati a livello regionale.

Confrontando l’andamento dei saldi in provincia e in città si nota che la differenza più marcata è tra gli operatori che dichiarano un aumento:  in città è maggiore la percentuale di aziende che dichiarano un aumento (30%) rispetto alla stabilità (14%), in provincia il dato è invertito (13% dichiarano un aumento, contro un 30% stabile).

In tutto il territorio si segnala un’alta percentuale di aziende che dichiarano una diminuzione dei consumi durante i saldi rispetto all’anno precedente.