Salumificio Siri: artigiani del futuro (dal 1974)

SMA MODENA

Sull’ultimo numero della rivista Assaggiami (consultabile sul sito www.assaggiamiparma.it) è stato pubblicato un redazionale che ripercorre la storia del Salumificio Siri, una storia fatta di amore e artigianalità iniziata nel 1974 da Ermes Siri e portata avanti dalla sua famiglia.

Cosa c’è al di là dei marchi che certificano la “qualità”? Si può produrre qualcosa che sia allo stesso tempo buono, sano, sicuro, autentico, anche se non si fregia di un bollino?

Al giorno d’oggi siamo sempre più convinti che basti guardare un’icona, una coccarda, un cartellino iridescente per avere la certezza che qualcosa sia il meglio per noi. Per fortuna, altrettanto spesso, se siamo capaci di andare oltre i simboli, e farci guidare da una bella storia, possiamo scoprire alcune meravigliose realtà.

È il caso, ad esempio, del salumificio Siri, e di una famiglia capace di trasmettere il valore della propria eccellenza attraverso anche solo lo sguardo. Nonno Ermes, da quando nel 1974 ha avviato l’attività, non ha mai smesso di credere fermamente in un’idea di qualità che fosse in grado di raggiungere il cliente immediatamente.

Un artigiano è un conoscitore della materia, che sa trattare con sapienza e creatività. Se è bravo a fare il suo mestiere lo si intuisce anche da pochi elementi: un’incredibile passione, la selezione scrupolosa delle materie prime, la scelta di metodi tradizionali e l’uso ridotto al minimo di elementi in etichetta.

I Siri di famiglia sono così, diretti, sinceri artigiani. Una volta scelte le carni migliori, fresche e sane, e capito come vanno lavorate in modo naturale, non hanno segreti, a parte quelli della concia, che rende unici le coppe, le pancette e i salumi Siri: veri esempi di un saper fare tramandato di generazione in generazione.

A Felino, nascosto nel cuore del paese, vicino ad un antico giardino dall’atmosfera fiabesca, e a poco più di cento metri da una famosa discoteca per teenagers, c’è un piccolo piazzale, con un cancello verde bottiglia. Dietro ad esso, discreto e silenzioso si nasconde il salumificio Siri.

Suoniamo al citofono. Ci accoglie un uomo gentile, dal sorriso pacato che fa trasparire una leggera premura. Rapido ma cortese ci fa accomodare nell’area degli uffici, posta esattamente al centro del piano terra dello stabilimento. Siamo all’interno; uno scaffale pieno di registri colorati e tre mezze pareti bianche, sulle quali sono affisse le stampe fotografiche storiche dell’azienda, sono l’unica barriera tra noi e l’ambiente di lavoro. Il resto sono vetrate dalle quali si intravedono i frenetici movimenti che il personale è intento a compiere. Al centro della stanza tra una telefonata e l’altra, tra scartoffie, carte e faldoni incontriamo Susanna e Alessandro, mamma e figlio diciannovenne. Da qui Susanna tiene tutto sotto controllo e chiama a rapporto un dipendente dopo l’altro, sottraendolo per qualche istante al frenetico e laborioso turbinio della produzione.

Tutti hanno bisogno di confrontarsi con i due che dobbiamo intervistare ma adesso tocca a noi. Susanna stacca il telefono e chiude la porta. Non passa neanche un attimo che iniziano a raccontarci la loro storia. Quasi magicamente, ci rendiamo conto che quel caos colorato ma calmo, in cui ci siamo catapultati aprendo la porta dell’ufficio, è il motore che alimenta un’attività familiare che ha saputo trasformarsi nel tempo, e convogliare le energie di ciascun componente della famiglia.

Nonno Ermes, come dicevamo, avvia l’impresa nel 1974, specializzandosi nella produzione di coppe. Ha iniziato a lavorare nel mondo dei salumi da quando aveva 17 anni e sa selezionare a perfezione le migliori materie prime, trovando il modo per valorizzarle al meglio. Un’esperienza e una passione che gli hanno permesso di percorrere con successo crescente la sua strada imprenditoriale, mantenendo sempre un atteggiamento umile. Infatti pian piano aggiunge nuove gamme di prodotti che piacciono tanto ai clienti, e in pieno boom economico l’azienda cresce e si amplia. Quando c’è bisogno anche Maria Carla, la moglie di Ermes, da una mano, ma dopo diversi anni si fa necessario richiamare nell’attività di famiglia anche Susanna. Lei gioca un ruolo fondamentale, anche se non vuole sottolinearlo eccessivamente.

Convoglia entusiasmo e nuove energie, portando l’azienda dov’è oggi, nel bel mezzo di un importante giro di boa, verso il futuro.
Alessandro il ragazzo castano che potete scorgere, dietro ad un sorriso appena accennato e quasi enigmatico, al centro della foto iniziale, rappresenta il presente e il futuro di questa impresa di famiglia.

Da bambino non poteva resistere alla tentazione di scoprire i segreti che rendevano la carne fresca, improvvisamente tanto buona e multiforme. Appena possibile, senza farsi notare troppo, prendeva una scaletta e si drizzava abbastanza in alto da poter tastare ed annusare i salumi in stagionatura. I più giovani e morbidi che profumavano ancora di carne fresca pian pianino si trasformavano in pezzi più solidi e ricchi di aromi, grazie a quelle polveri magiche che sono le spezie.

Così, quella sapienza alchemica di nonno Ermes si è probabilmente impressa nella sua memoria come un potere che Alessandro avrebbe voluto far suo. Crescendo e maturando, riflettendo su quella che sarebbe potuta essere la sua vita futura, al termine della scuola decide con grande fermezza che avrebbe seguito suo nonno. È il momento giusto per percorrerne le orme ed imparare, fin da subito, tutto quello che c’è da sapere per poter diventare, anche lui, detentore di quella magia che da bambino gli riempiva di profumi il naso, e lo faceva sognare.

Adesso, mentre parla e ci racconta del suo lavoro, non possiamo che notare quanto l’esperienza che ha maturato gli dia una sicurezza degna di un maestro salumiere attempato. Caparbio, deciso ma non arrogante, dirige la produzione, ricerca nuove soluzioni e sviluppa nuovi prodotti. Sempre aperto al dialogo con mamma Susanna, che alterna confronti animati ad abbondanti dosi di sostegno e approvazione, Alessandro è un giovane talento libero di sbagliare e tentare. Anche perché finora è andata sempre bene, e le scommesse fatte sui nuovi prodotti sono state sempre vinte. E i clienti lo confermano!

“Alessandro ha creato dal nulla una bresaola che è andata a ruba! Dopo aver venduto il primo lotto abbiamo dovuto farne ancora e ancora. E poi non credereste alla nuova linea del Pronto fresco salamini, hamburger pancette coppe fresche a fette per la griglia. Abbiamo lanciato una linea in grado di soddisfare la necessità dei consumatori di avere prodotti di altissima qualità che ormai non è più possibile trovare con molta facilità. Noi però tramite la grande cultura e la conoscenza delle materie prime che ci contraddistinguono, siamo stati capaci di sfruttare le moderne tecnologie di packaging per dare vita a quello che sarà il nostro prossimo business “.

Le generazioni della famiglia Siri si sono avvicendate una dopo l’altra e, in base a ciò che ci hanno accennato Susanna e Alessandro, se volessimo, questo articolo non basterebbe per raccontare le storie di ciascuno di loro.

La parte più bella e avvincente è aver capito che ciascuno dei familiari coinvolti in azienda, con il proprio modo di vivere la vita e di interpretare il lavoro, è stato capace di unirsi agli altri e di apportare qualcosa di unico al salumificio. Pensate che Sharon, la ragazza della foto, già mamma della piccola bimba che tiene in braccio, non lavora ancora in azienda, ma è già parte dell’avvenire. Sta studiando comunicazione e ha un’enorme passione per la scrittura. Si occupa dei social network e dei testi che corredano il sito internet.

Sebbene abbiamo parlato meno di lei in queste righe, abbiamo scelto di presentarvi il Salumificio Siri con un suo ritratto in copertina: una fotografia che con freschezza e naturalezza sapesse dire già la metà delle cose che abbiamo poi raccontato a parole.

La strada per il futuro è tracciata, anzi, la stanno già percorrendo. Alla gamma dei prodotti classici, che prevede Coppa, Pancetta, Lardo, Gola, Fiocco, Salame, Prosciutto e insaccati delle festività natalizie, tutti realizzati con carni Italiane, hanno aggiunto una linea biologica e il nuovissimo assortimento dei “pronti freschi”, preparati di macelleria suina di altissima qualità.

“Siamo esperti nella selezione delle carni da tre generazioni e abbiamo voluto mettere il nostro know-how al servizio del cliente moderno, sempre più esigente e alla ricerca di prodotti freschi d’eccellenza e naturali.”

A Felino, dietro a quel cancello verde, nel giro di pochi anni ci sarà un nuovo spaccio, dove si potranno acquistare salumi artigianali, le specialità cotte dell’azienda e carni pronte da mettere sulla griglia.

Il futuro, secondo Susanna, porterà le persone a preferire la qualità, rispetto alla quantità, e a scegliere ancora una volta i produttori che sanno fare le cose buone, come una volta. Come si fa a non darle ragione?

Giorgio Zinno

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Ermes Siri ha fondato l’azienda nel ’74, con lui fin dall’inizio è stata la moglie Maria Carla Adorni; poi ha fatto il suo ingresso in azienda la loro figlia Susanna. Alessandro e Sharon, figli di Susanna Siri e Giovanni Guareschi (anche lui in azienda), sono la terza generazione impegnata nell’attività di famiglia.

Tutti i salumi prodotti da Siri vengono portati a stagionare in un’antica cantina in condizioni completamente naturali. La cantina, con tetto a volte, è collocata sotto lo stabilimento e favorisce lo sviluppo di muffe “buone” che contribuiscono all’affinamento del prodotto: mantengono infatti la giusta umidità e intensificano il sapore.