
Apprendiamo che l’UDU Parma, in risposta a quanto accaduto al corteo del 25 Aprile, sostiene che ci saremmo collocati nella parte del corteo in cui si trovava assieme ad altre organizzazioni.
In merito ci teniamo solo a precisare quanto segue: in un primo momento, i ragazzi e le ragazze della nostra associazione non si trovavano all’interno dello spezzone in cui stava manifestando l’Udu, non essendo peraltro nemmeno nostra intenzione. Al contrario, proprio in ragione di ciò, ci eravamo collocati in una parte del corteo differente, ossia in una posizione avanzata rispetto a loro. Poco dopo, proprio in ragione di questa collocazione, ci è stato chiesto di spostarci e di collocarci in una parte posteriore rispetto a quella in cui ci trovavamo. A quel punto, pur non comprendendo le ragioni di tale prima richiesta, ci siamo spostati in una parte posteriore, per evitare diverbi e tensioni.
Dopo questo primo spostamento, nuovamente ci è stato chiesto, in malo modo, di allontanarci ancora, sostenendo che non potevamo collocarci in quello spezzone del corteo in quanto non facenti parte delle organizzazioni lì concentrate, cosa che comunque – lo ribadiamo – non era nelle nostre intenzioni. In questo momento, i nostri associati, sentendosi attaccati duramente anche in ragione del fatto che gli veniva strappato da alcuni dei richiedenti dalle loro mani lo striscione che portavano, sono stati costretti, per evitare una escalation, ad allontanarsi e a lasciare temporaneamente il corteo, per poi rientravi dopo in posizione molto arretrata e, a quel punto, distante dallo spezzone di corteo dal quale ci era stati chiesto di allontanarci.
Tanto solo ci tenevamo a precisare su quanto accaduto. L’episodio, pur non essendo sfociato nella violenza, anche se la tensione è stata molto alta soprattutto nel momento in cui siamo stati contestati, crediamo non sia stato in linea con lo spirito del 25 Aprile. Per questo, speriamo che il corteo del prossimo anno ci possa vedere marciare uniti, senza richieste di allontanamenti. Come abbiamo già ribadito crediamo che questo dovrebbe essere lo spirito della Festa della Liberazione.
SSU-Sinistra Studentesca Universitaria