Testamento biologico: approvata in Emilia-Romagna la risoluzione per la piena attuazione della legge sulle Dat

Trande (AVS): “Una battaglia di civiltà nel rispetto della Costituzione e della libertà di scelta di ogni persona”

di Tatiana Cogo

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato la risoluzione proposta da Alleanza Verdi e Sinistra, a prima firma del consigliere Paolo Trande, che chiede la piena applicazione della legge 219/2017 sulle disposizioni anticipate di trattamento (Dat), note anche come testamento biologico.

Le Dat permettono a ogni persona maggiorenne di esprimere anticipatamente la propria volontà sui trattamenti sanitari, nel caso in cui non fosse più in grado di decidere autonomamente.

“Le disposizioni anticipate di trattamento – ha dichiarato Trande – rappresentano uno strumento di libertà e dignità personale. Con questa risoluzione riaffermiamo il principio dell’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute come diritto fondamentale e la libertà di ciascuno di scegliere consapevolmente sulle proprie cure. È una battaglia di civiltà, che parla di rispetto, responsabilità e autodeterminazione.”

A sette anni dall’entrata in vigore della legge, l’applicazione resta disomogenea sul territorio nazionale. La risoluzione impegna la Giunta regionale a regolamentare in modo uniforme la raccolta delle Dat, a collegarle al fascicolo sanitario elettronico, a istituire un registro regionale dedicato e a promuovere campagne di informazione rivolte a cittadini e operatori sanitari.

“Dal 2018 i cittadini attendono che la legge trovi piena attuazione – ha aggiunto Trande –. Garantire il diritto all’autodeterminazione significa difendere la libertà e la dignità di ogni persona, valori fondamentali per una sanità pubblica giusta e umana.”

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