
02/05/2009
h.20.10
(si ringrazia fcparma.com per la collaborazione)
Francesco Guidolin, il Parma ad Avellino ha giocato senza fare calcoli…
“Noi abbiamo provato a vincere la partita, ma abbiamo dovuto, soprattutto nel primo tempo, stare in equilibrio, perché l’Avellino era partito forte, mettendoci in difficoltà. Noi puntavamo a vincere, sapendo che avevamo anche un altro risultato, ma solo la vittoria avrebbe potuto darci non dico la certezza della serie A, ma almeno spingerci ancora più in alto.
Abbiamo commesso un harakiri fenomenale: una volta andati in vantaggio ci hanno recuperato, poi siamo ripassati in vantaggio: una volta triplicato la partita doveva essere sotto controllo. Noi avevamo dentro gente molto esperta ed un sistema di gioco che ci doveva consentire di portare in porto questa vittoria. L’Avellino ci ha creduto fino alla fine e ha strappato un risultato importante, spero, per loro. E’ una squadra simpatica, c’è gente simpatica e l’allenatore mi è simpatico.
Per noi la delusione è che avevamo la nona vittoria esterna a portata di mano e l’abbiamo buttata alle ortiche.”
Si aspettava questa reazione dell’Avellino sul 3-1?
“Mi aspettavo che la mia squadra fosse un po’ più attenta e meno superficiale.”
Il suo giudizio sull’Avellino?
“Io ho il massimo rispetto per la squadra di Campilongo, perché mi sembra abbia vivacità, conoscenze, delle buone giocate e dei buoni giocatori. Mi aspettavo sicuramente che sarebbe stata dura per noi: avevamo fatto il possibile, in bene, perché diventasse meno complicata, perché fare tre gol qui non è facile. Poi abbiamo buttato al vento la possibilità di vincere la partita: l’Avellino, da squadra di qualità quale è, ha saputo cogliere l’occasione di riprenderci. Io spero che l’Avellino si salvi, che arrivi al proprio obiettivo, che è quello di rimanere in questa categoria.”
La prossima giornata propone il derby, fratricida in chiave salvezza, tra Salernitana ed Avellino: le vostre ultime due avversarie. Chi sta meglio?
“Secondo me se la giocheranno. Io spero bene per tutte e due. Non posso dire altro.”
Ai tifosi dell’Avellino l’arbitraggio è parso filo-Parma…
“Sapete che io non dell’arbitro non parlo mai…”
La mossa di togliere un attaccante, Reginaldo, per mettere un difensore, Falcone?
“Io volevo vincere. Siccome avevo visto che avevamo preso gol sullo scambio fra i due attaccanti loro, noi siamo abituati a giocare più a tre che a quattro, in difesa, quindi ho fatto questo cambio che non ha portato tanto bene.”
L’infortunio a Manzoni ha scompaginato i suoi piani?
“Ci siamo adattati bene lo stesso: Leon ha fatto una buona partita. Mi dispiace molto per Manzoni, ma non ci sono stati scompensi.”
Come giustificare questo calo di tensione?
“Lo sapessi avrei risolto il problema prima: purtroppo, anche quando eravamo sul 3-1, stavamo un po’ troppo gigioneggiando,anziché fare quello che sappiamo. Io l’ho sempre detto: noi siamo forti se andiamo forte, quando andiamo un po’ più piano qualsiasi avversario ci mette in difficoltà. Sul 3-1 abbiamo pensato che fosse fatta e l’avversario, puntualmente, ci ha punito. E’ colpa nostra. Anzi, è colpa mia.”
I punti sul Livorno ora sono sei, a quattro giornate dal termine…
“Sì, però, avrebbero potuto essere ancora otto con un finale fatto in maniera diversa. E questo, per noi, avrebbe potuto quasi dire serie A. Adesso il vantaggio è diminuito e c’è ancora da correre, purtroppo, da soffrire e da fare dei punti. La nostra sofferenza, ho l’impressione, che durerà fino all’ultima giornata.”
Un giornale di Avellino aveva lanciato un appello affinchè il Parma andasse a trovare un ragazzo malato di Avellino, ma tifoso del Parma…
Risponde il Capo Ufficio Stampa del Parma FC Gabriele Majo: “Sì, siamo andati a trovarlo oggi: c’era il nostro capitano Stefano Morrone, accompagnato dal Team Manager Alessandro Melli e dal sottoscritto. Gli abbiamo consegnato la maglia crociata e lui ci ha detto che davanti alla Tv avrebbe fatto il tifo per noi. Avremmo voluto dedicargli la vittoria, gli dedichiamo almeno il pareggio.”
Come andrà a finire il derby campano?
“Secondo me è una partita aperta: adesso si gioca molto con la forza dei nervi, con le energie rimaste. Mi piacerebbe che non retrocedesse nessuno, ma purtroppo qualcuno andrà giù e spero che non siano né l’Avellino né la Salernitana.”