
“Le demolizioni con le ruspe le avevo già viste, e sinceramente speravo di non vederle più. Non che abbia nulla contro le ruspe, ma è il loro utilizzo politico che non mi appartiene.”
Lo scrive il segretario cittadino del Pd, Michele Vanolli, commentando l’intervento del Comune di Parma (leggi). (leggi anche l’intervento del capogruppo del Pd Lorenzo Lavagetto).
“E, per intenderci, questo non significa non condividere la necessità di abbattere gli abusi edilizi, anzi.
Il punto è che una volta che le ruspe hanno finito, resta il problema di chi di quel rudere aveva fatto la propria casa. E per non somigliare politicamente a chi le ruspe utilizzava a fini elettorali, occorre contemporaneamente (o meglio prima) occuparsi di quelle situazioni sociali.
Perchè è ovvio che quando arrivano forze dell’ordine, ruspe, assessori, dirigenti comunali, giornalisti ecc… chi può scappa.
Ed infatti l’assessore al welfare oggi ha rivelato che solo una parte delle persone che lì abitavano è stata identificata, gli altri sono fuggiti.
E quindi, in definitiva, il rudere lo abbiamo abbattuto (bene!), mentre il problema sociale lo abbiamo spostato più in là, perchè tanto si sa, c’è sempre un rudere da qualche parte…”