
22/08/2012
h.18.00
«Non possiamo che sostenere la richiesta di proroga della sospensione dei pagamenti delle tasse nelle zone terremotate avanzata dai governatori di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, regioni colpite dal sisma del maggio e giugno scorsi: ma qualora il Governo si dimostrasse intenzionato a non concedere nessuna ulteriore proroga dei versamenti tributari, come partito non potremmo che comprendere un eventuale sciopero fiscale in quelle zone».
È questo il commento del capogruppo PdL in Regione Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, riguardo l’iniziativa dei presidenti di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto di chiedere un’ulteriore sospensione dei pagamenti delle tasse per i residenti nelle zone terremotate, fino al 30 novembre prossimo in generale e fino al 30 giugno 2013 per coloro che che hanno immobili abitativi o produttivi danneggiati.
«Questa richiesta di ulteriore sospensiva – continua Villani – rimane comunque una iniziativa minimale vista la gravità della situazione e la necessità di aiutare e di non tartassare come il resto degli italiani, le popolazioni colpite dal sisma. Non so infatti come si possa pensare che chi non era in condizioni di pagare alla normale scadenza dei pagamenti delle tasse perché colpito dal terremoto, lo possa essere solo cinque mesi dopo quando la ricostruzione nella migliore delle ipotesi è appena partita e deve ancora aver prodotto effetti positivi».
«Ricordo, fra l’altro – continua il capogruppo PdL – che per il terremoto dell’Umbria e della Marche del 1997 i pagamenti sono stati sospesi per due anni e mezzo. Va bene la volontà ferma degli emiliani di rialzarsi al più presto; e va bene anche la considerazione di avere a che fare con una crisi economica che nel 2007 non era nemmeno all’orizzonte; ma la differenza fra quanto è stato concesso allora e quanto si prospetta di concedere adesso è davvero troppa».