
Il 12 gennaio 1969 i Led Zeppelin pubblicano il loro primo omonimo album.
“Led Zeppelin” (conosciuto anche come Led Zeppelin I) è l’album di debutto del gruppo britannico, pubblicato nel 1969.
L’album viene spesso annoverato tra le pietre miliari della storia del rock. La rivista statunitense Rolling Stone lo ha inserito alla 29ª posizione nella sua lista dei 500 migliori album.
L’album è fortemente influenzato dal blues, soprattutto da Willie Dixon, del quale vengono riproposte You Shook Me e I Can’t Quit You Baby. I Led Zeppelin stravolgono i brani originali portando avanti il progetto di blues psichedelico iniziato dai Cream. Le registrazioni dell’album si svolsero con celerità, anche in virtù dei brani, che erano già stati ampiamente provati dagli Yardbirds (How Many More Times, Communication Breakdown e soprattutto Dazed and Confused) e portati in concerto dai New Yardbirds, dai quali gli Zeppelin discenderanno per iniziativa del leader Jimmy Page.
Led Zeppelin viene spesso indicato come uno dei dischi cardine dell’evoluzione del rock nel periodo a cavallo tra gli anni sessanta e gli anni settanta. Jimmy Page diventerà uno dei chitarristi più amati ed influenti della storia del rock (fino a quel momento era un apprezzato session man), mentre il talento di John Paul Jones emerge dai confini provinciali. Vengono inoltre lanciati sul panorama musicale due perfetti sconosciuti: il cantante Robert Plant e il batterista John Bonham.
Anche la copertina dell’album è passata alla storia del rock. Essa è un vero emblema delle grandi immagini rivisitate: rielaborando un fotogramma del disastro dello Zeppelin LZ 129 Hindenburg avvenuto il 6 maggio 1937, il gruppo crea subito un simbolo forte e riconoscibile, famoso in tutto il mondo, che si lega indissolubilmente alla loro musica (il fuoco e le fiamme che animano il loro rock blues) e alla loro immagine. La scelta di simboli speciali è una costante del periodo, si pensi agli Yes con Roger Dean.
La nipote del Conte von Zeppelin, Contessa Eva von Zeppelin, minacciò di querelare i Led Zeppelin per uso illegale del nome di famiglia, durante una loro esibizione a Copenhagen nel 1970, dopo aver visto la copertina dell’album che agganciava il nome Zeppelin alla tragedia dell’Hindenburg.