18 settembre 1975: Patty Hearst viene arrestata

SMA MODENA
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Il 18 settembre 1975 Patty Hearst viene arrestata dopo un anno di permanenza sulla lista dei ricercati dell’FBI.

Patricia Campbell Hearst, chiamata anche Patty, conosciuta in seguito come Patricia Hearst Shaw (San Francisco, 20 febbraio 1954), è un’attrice e criminale statunitense.

Nata nello stato di California, fra i suoi avi vi era George Hearst, un ricchissimo imprenditore minerario statunitense ed un senatore degli USA, mentre suo nonno era l’imprenditore dei media William Randolph Hearst. Era la terza di cinque figlie, nata da Apperson Randolph Hearst e Catherine Wood Campbell.

Studiò presso la Crystal Springs Uplands School a Hillsborough e la Santa Catalina School (fondata nel 1950) a Monterey. Amica di Patricia Tobin, appartenente alla famiglia che fondò la Hibernia National Bank, in seguito Patty rapinerà una delle banche appartenenti allo stesso gruppo.

L’ereditiera venne rapita verso le 21 del 4 febbraio 1974 nel suo appartamento situato a Berkeley, in California, dai membri della Symbionese Liberation Army (Esercito di Liberazione Simbionese), gruppo di guerriglia urbano. Il gruppo, che contava circa una dozzina di membri complessivamente, era già noto per l’omicidio di Marcus Foster, sopraintendente alla scuola di Oakland. Il commando era composto da 3 persone, 2 uomini e una donna, e il rapimento della diciannovenne avviene solo dopo il pestaggio del suo fidanzato.

I rapitori si fecero sentire attraverso una loro lettera 3 giorni dopo, definendo la ragazza una prigioniera di guerra; allegato al testo era una carta di credito di Patty. Fra le condizioni poste vi era quella che tutti i messaggi fossero resi pubblici attraverso i media. Cinque giorni dopo chiesero un insolito riscatto, 400 milioni di dollari, che dovevano essere distribuiti fra tutti i bisognosi che si trovavano nelle strade della California (70 dollari per ogni bisognoso, la cifra complessiva venne poi calcolata in base a dati statistici).

I genitori della ragazza risposero entro 10 giorni dalla richiesta, preparando complessivamente 90.000 pacchi da distribuire per il programma denominato “People of Need”; la cifra versata fu di due milioni di dollari. In seguito la richiesta venne ripetuta e nuovamente eseguita; questa volta la spesa si aggirò intorno ai 4 milioni di dollari.

Il giorno 3 aprile la famiglia ricevette un’altra comunicazione (“communiquè” come li chiamavano gli SLA), dove su un nastro registrato vi era impressa la voce della donna, che affermava: “Mi è stata data la scelta di essere rilasciata in una zona sicura o di unirmi alle forze dell’Esercito di Liberazione Simbionese per la mia libertà e la libertà di tutti i popoli oppressi. Ho scelto di restare e di lottare”. La sua prigionia durò 591 giorni.

Inizialmente Patty venne tenuta bendata e chiusa in una piccola stanza, strinse poi amicizia con i suoi rapitori e in meno di due mesi aderì alle loro idee, cambiò il proprio nome in Tania (nome preso da Haydée Tamara Bunke Bider, Tania la Guerrigliera) e iniziò la sua carriera come rapinatrice di banche.

Il 15 aprile 1974 avvenne la prima rapina in banca. La banca rapinata fu l’Hibernia National Bank di San Francisco, nella quale i rapinatori racimolarono più di 10.000 dollari. La donna venne ripresa e riconosciuta durante l’esecuzione del reato e la sua voce fu quella incisa sul nastro che successivamente ricevette la sua famiglia. Questo sconvolse l’opinione pubblica, smobilitando il procuratore generale dell’epoca, William Saxbe.

Rapinò una banca a Sacramento dove ci furono due feriti, e il Mel Sporting Good’s a Los Angeles. In un attacco della polizia condotto con la collaborazione dell’FBI, il 17 maggio 6 suoi compagni vennero uccisi, mentre solo 3 elementi scamparono all’attacco perché dislocati altrove. In quel tempo il direttore dell’FBI era Clarence Kelley.

Nel 1975 partecipò ad altre rapine che portarono all’uccisione di civili. In particolare, nella Crocker National Bank di Carmichael, nello stato della California, venne uccisa una cliente, la quarantaduenne Myrna Opsahl. Patty non si limitò alle rapine, e fu complice anche in attacchi dinamitardi in cui vennero distrutte alcune auto della polizia. Il 18 settembre 1975, grazie agli agenti dell’FBI venne catturata dopo 19 mesi di ricerche, insieme alla sua compagna Wendy Yoshimura. L’agente che la catturò fu Charles Bates.

Durante il processo venne rappresentata dal legale F. Lee Bailey, avvocato che poi verrà radiato dall’albo per reati vari e che successivamente sosterrà un’altra causa famosa, quella della difesa di Orenthal James Simpson. La difesa ottenne l’intervento di diversi psicologi e psichiatri per comprendere la situazione psicologica della donna dal momento della cattura, sostenendo che durante i mesi di prigionia sarebbe stata sottoposta a una sorta di lavaggio del cervello e invocando il quinto emendamento (dove si prevede che nessun individuo può essere costretto a testimoniare contro di sé). Inoltre cercava di scagionarla dall’omicidio della signora Opshal. I dati raccolti dagli studi dimostrarono come il suo QI sia passato da 130 a 109, definendo lo stato emotivo attuale della donna come l’equivalente in tempi successivi del disordine da stress post-traumatico.

A Lee Bailey si opponeva il procuratore James Browning che, basandosi sulle videoregistrazioni effettuate dalle telecamere, dava credito al fatto che Patty avesse realmente sostenuto l’attività del gruppo e avesse avuto più volte l’opportunità di abbandonarlo, rifiutandosi di coglierla.

Dopo aver sentito le parti in causa il giudice decise di rimandare il processo di 3 mesi.

Importante fu il suo diario trovato nell’appartamento dove furono poi arrestati gli Harris. La pena iniziale prevedeva complessivamente 35 anni di prigionia (25 per la rapine alle banche, cui se ne aggiunsero 10 per possesso di armi da fuoco). La condanna venne in seguito ridotta, prima a sette anni, poi a 22 mesi per via di una grazia concessa dal presidente degli Stati Uniti d’America Jimmy Carter nel 1979. Ronald Reagan, anni dopo le concesse l’indulto e Bill Clinton nel 2001 fece altrettanto.